Fallita la Servizi informatici di Goito: ha 60 dipendenti
Una decina di operatori al lavoro sino a fine giugno. La crisi avviata nel 2015 con la prima cassa integrazione
Francesco Romani
GOITO. Ha gettato la spugna la Servizi Informatici, una Srl con una sessantina di dipendenti e sede a Cerlongo di Goito. L’azienda si occupava di sistemi informatici, un settore oggi in forte ascesa per le necessità di lavoro e scuola a distanza. Ma il trend positivo non ha fatto a tempo a risollevare le sorti della ditta che dal 2015 era entrata in fase di stallo.
La Servizi Informatici è stata costituita nel 1992 con capitale sociale di 490mila euro appartenente alla famiglia Pettenati. L’attività principale è sempre stata quella della progettazione, installazione ed assistenza di infrastrutture tecnologiche ed informatiche, prevalentemente per il settore pubblico. Operando sul territorio nazionale grazie alla sede centrale di Cerlongo ed al personale distribuito nelle 9 unità locali sparse in Italia, oggi ridotte a tre: Goito, Roma e Bari.
Nel tempo l’azienda è cresciuta sino a 65 dipendenti, grazie anche alle acquisizioni dell’A.D.R. srl nel 2103; della Infracom spa nel 2015 e della E.D. Consult srl nel 2018. Una crescita che nel 2015 ha avuto una pesante battuta d’arresto. La crisi è approdata nel 2016 al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che, dopo una prima intesa a marzo, nel novembre ha sottoscritto con i sindacati nazionali un verbale di accordo di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per gli allora 65 lavoratori.
«Da quel momento - spiega David Gabbrielli, referente della Filcams Cgil di Mantova che ha seguito l’evoluzione dell’azienda - la ditta non si è più risollevata. Nonostante i tentativi. La perdita di alcune grandi commesse a vantaggio di concorrenti più agguerriti ha dato il colpo finale alla situazione».
Attraverso l’utilizzo degli strumenti come la cassa integrazione, si è cercato di attutire le conseguenze sui lavoratori. «La ditta ha chiesto lo scorso anno il concordato - conclude Gabbrielli - ma non stava in piedi e alla fine è scattato il fallimento. I dipendenti della parte amministrativa, una decina, che lavorano a Goito, attualmente stanno proseguendo sotto la tutela della curatela fallimentare». Curatore è stato nominato il dottore commercialista Davide Bardini che ha convocato l’udienza per l’esame dello stato passivo il 29 giugno, invitando entro la fine di questo mese i creditori a depositare le proprie domande.
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