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Sette auto incendiate, cordata dei proprietari per il risarcimento

Ammonta a quasi 100mila euro il danno del rogo di auto appiccato la notte del 25 aprile in via Ariosto da una 55enne di Curtatone per una sorta di vendetta contro l’ex convivente

VINCENZO DALAI
1 minuto di lettura

MANTOVA. Sette auto danneggiate, di cui cinque letteralmente divorate dalle fiamme. Ammonta a quasi 100mila euro il danno del rogo di auto appiccato la notte del 25 aprile in via Ariosto da una 55enne di Curtatone per una sorta di vendetta contro l’ex convivente. In una riunione nella sede della Cisl, messa a disposizione per garantire il rispetto delle normative anti Covid, i proprietari delle auto hanno affidato a un legale che in passato ha già seguito problemi del quartiere di Valletta Valsecchi, la richiesta di danni alla donna che ha confessato le sue responsabilità. Per la sesta auto bruciata, vecchia di 25 anni e alla vigilia della rottamazione, l’intestatario ha rinunciato al risarcimento. Resta da quantificare il danno a una settima vettura con la fiancata rovinata dalle fiamme. Sul versante assicurativo la situazione è problematica: non tutti avevano una copertura per incendio o atti vandalici, ma anche chi si era premurato di sottoscriverla si è sentito rispondere dalla compagnia assicurativa che, essendo stata individuata l’autrice del rogo, è lei a doverne rispondere in prima persona.

Oltre al valore delle auto ridotte a carcasse fumanti – due immatricolate nel 2019 e una nel 2020 – il danno assomma altri aspetti. Uno dei proprietari, un ventenne, oltre a dover continuare a pagare le rate dell’auto appena acquistata e distrutta nell’incendio, ha dovuto noleggiarne un’altra per andare al lavoro che gli costa mille euro al mese. Stesso discorso per un altro lavoratore che per onorare un contratto a termine sul Garda aveva speso 16.500 euro per un’auto di seconda mano. Ora se la cava chiedendo passaggi ad amici e parenti. Le fiamme hanno determinato anche problemi di mobilità per le famiglie, condizionate negli spostamenti quotidiani: per fare la spesa, portare i ragazzi a scuola e visitare parenti anziani. Nella riunione i danneggiati hanno maturato la decisione di costituirsi parte civile nel processo contro la piromane. Ma i tempi si prevedono comunque molto lunghi.

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