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Il virus abbassa la testa nel Mantovano: in un mese e mezzo -70%

Negli ultimi trenta giorni gli attualmente positivi sono passati da 2.270 a 1.569. Calano anche i ricoveri in Rianimazione. Gli specialisti: «Ma restate in guardia»

Roberto Bo
2 minuti di lettura

MANTOVA. Scende ancora ed è una buona notizia. Nel Mantovano continua la discesa della curva dei contagi: in poco più di un mese e mezzo si è passati da 270 a 80 casi giornalieri in media mobile settimanale, con un decremento del 70%.

Confrontando i numeri assoluti, sempre nell’ultimo mese e mezzo, il calo supera il 60%. Il virus corre meno velocemente ed è in forte diminuzione anche il numero degli attualmente positivi, ovvero le persone che sono ancora alle prese con il Covid-19: in un mese il calo è stato del 30%, passando da 2.270 ai 1.569 del 2 maggio. La riduzione è costante ormai dalla terza settimana di marzo, quando agli attualmente positivi avevano toccato il picco avvicinandosi a quota 4mila.

Scendono anche i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: nella Rianimazione dell’ospedale Carlo Poma i pazienti ricoverati e bisognosi di cure intensive sono attualmente quattordici: nove a Mantova e cinque a Pieve di Coriano. A metà aprile erano ventuno in totale.

I medici però invitano tutti a non abbassare in livello di attenzione nonostante anche Mantova si sia colorata di giallo e parte delle attività sospese per lungo tempo abbiano ripresto a funzionare anche se in forma ridotta.

Gli specialisti del Poma mettono in guardia sui prossimi giorni, temendo che con l’arrivo della bella stagione le persone siano portate a ridurre le note protezioni vivendo maggiormente all’aria aperta.

Sul fronte vaccinazioni le dosi erogate fino a questo momento, stando ai dati forniti da Regione Lombardia, hanno superato la soglia delle 150mila, per l’esattezza 152.948. Le prime dosi sono 113.111 (pari al 32,41% della popolazione target di 348.965), mentre i richiami sono 39.837 (11,4%). Il record delle somministrazioni spetta sempre alla provincia di Cremona con il 38,6% della popolazione che ha ricevuto la prima iniezione del vaccino.

Il dato che purtroppo al momento ancora non cambia è rappresentato dai circa cento decessi al mese, vala a dire più di tre al giorno. Da inizio pandemia le vittime mantovane sono 1.468. Erano un migliaio all’inizio dell’anno. In quattro mesi e mezzo la media è sempre di oltre tre morti al giorno.

La classifica dei primi dieci comuni mantovani per numero di contagio in rapporto alla popolazione vede in testa Schivenoglia, con una percentuale del 12,9%. A seguire Bozzolo, Rivarolo Mantovano e San Martino dall’Argine (da 11.70% a 11, 09%), Viadana, Marcaria, Canneto sull’Oglio e Solferino (da 10,32 % a 10,15%), Bagnolo San Vito e Cavriana, entrambi poco sotto il 10%.

Indicativo anche il numero dei tamponi eseguiti ogni giorno. Anche qui, come nel caso dei contagi, la curva è in discesa da metà aprile, salvo alcuni brevi picchia a fine aprile e nei primi giorni di maggio. Attualmente siamo sotto il 1.500 giornalieri, ma a fine marzo i test quotidiani hanno raggiunto quota 2.250. Anche la percentuale di positività sui tamponi è in calo. Il picco era stato registrato a metà marzo con 12 tamponi positivi su 100. Oggi siamo a meno della metà, intorno a 5 tamponi positivi ogni cento eseguiti.




 

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