Il cibo post-Covid?Lo studio rivela:purché sia buono e sano
Il consumatore cerca prodotti che riscoprono antichi sapori, che rispettano l’etica dei prodotti, e che prediligono l’acquisto direttamente dai produttori. Secondo queste indicazioni, ne esce il profilo di cui East Lombardy si fa portavoce: salubrità, naturalezza, gusto, filiera.

MILANO. Si è tenuta la Tavola Rotonda “Il cibo post Covid-19” presso l’auditorium Giorgio Gaber a Palazzo Pirelli a Milano.
Introdotta dai saluti istituzionali del consigliere regionale Dario Violi, la recente ricerca di Ipsos svela alcuni importanti cambiamenti relativi a quali sono i bisogni e le aspettative dei consumatori nell’era post Covid.
Questo il focus della Tavola Rotonda di East Lombardy, il progetto nato nel 2017 e sostenuto dai Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e dalle rispettive Camere di Commercio per promuovere in Italia e nel mondo il patrimonio enogastronomico dei quattro territori e il saper fare dei ristoratori.
Secondo l’indagine Ipsos “La danza immobile di un Paese al bivio” pubblicata a marzo 2021 al primo posto l’89% degli intervistati cerca salubrità e naturalezza, al secondo posto - l’86% - prezzi calmierati, al 3° posto il gusto, al 4° la filiera, al 5° posto l’igiene.
Più nel dettaglio il consumatore cerca prodotti che riscoprono antichi sapori, che rispettano l’etica dei prodotti, e che prediligono l’acquisto direttamente dai produttori. Secondo queste indicazioni, ne esce il profilo di cui East Lombardy si fa portavoce: salubrità, naturalezza, gusto, filiera.
«Ecco perché, mai come oggi, East Lombardy ha la sua ragion d’essere - ha detto il consigliere - I cittadini europei sono anche sempre più consapevoli di voler ricercare oltre al cibo buono, sano e sostenibile, stabilità e sicurezza, in primis in relazione al benessere dell’ambiente. Da qui l’importanza della tracciabilità del prodotto, della sua salubrità e bontà. East lombardy è un luogo di consapevolezza e di responsabilità che unisce Bergamo, Brescia Cremona e Mantova e i loro territori nella selezione di esperienze di gusto attraverso l’identificazione di produttori e ristoratori che hanno fatto della sostenibilità una scelta di vita».
«East Lombardy si rivolge a tutte quelle persone informate e attente che sono alla continua ricerca della qualità della materia prima nel rispetto della terra e delle condizioni di vita e salute degli animali».
«Crediamo che in questa fase turismo e commercio, come tutte le attività produttive, siano molto legate: sono due settori fortemente colpiti e che oggi devono fare da traino. Sono convinto che il traino del futuro derivi dal settore turistico. Noi abbiamo fatto la nostra piccola parte per poter sostenere i ristoratori – ha detto Giovanni Buvoli, vicesindaco di Mantova -Ma oggi è finito quel periodo, oggi dobbiamo investire e sostenere la ripartenza. E uno di questi strumenti è East Lombardy. È chiaro che i lunghi viaggi dovranno aspettare ancora un po’, allora promuoviamo i nostri territori. Quando si è bloccato il mondo, lo scorso anno, noi dovevamo essere sul pezzo, contattare ristoratori e produttori, per sostenerli. East Lombardy ha investito sul contatto diretto, che è stato fondamentale e proficuo. Noi come istituzioni vogliamo fare di tutto per promuovere e supportare il nostro territorio: con i 4 ragazzi professionisti e auto rigorosamente ibride, abbiamo mandato i referenti a visitare, ascoltare, raccogliere feedback, dai nostri operatori, ristoratori e produttori. Il nostro sostegno in questo periodo è stato concreto e si è ancor più concretizzato, ed è peraltro leggibile nei numeri: oggi siamo a 478 operatori – 249 ristoratori e 229 produttori – solo nel 2021 ne hanno aderito nuovi 100.Per quanto ci riguarda abbiamo poi voluto unire i beni gonzagheschi alle eccellenze culinarie del territorio. Abbiamo fatto con East Lombardy un lavoro proficuo.
Sono convinto che la promozione di un settore così colpito, sia il volano per portare avanti tutto ciò che gli gravita intorno».
I commenti dei lettori