Gli imprenditori viadanesi: «Non troviamo lavoratori»
L’allarme di Confindustria: la scarsità di collegamenti e la poca ricettività abitativa scoraggiano le persone a trasferirsi
RICCARDO NEGRI
VIADANA.«Nel Viadanese manca manodopera». Le industrie della zona cercano lavoratori, tanto super specializzati quanto generici; ma le risorse locali non bastano più e il territorio risulta poco attrattivo, e di conseguenza più di un’azienda trova difficoltà ad ampliare il proprio organico. La problematica è emersa nel corso di un incontro di zona di Confindustria, il primo in presenza dal 2019. «Far venire persone da fuori è difficoltoso – dicono a una voce gli imprenditori – a causa della mancanza di collegamenti ferroviari, per la scomodità di quelli stradali, per la scarsa ricettività abitativa». Una sfida da cogliere: l’associazione di categoria proverà ad affrontarla facendo rete con scuole, centri di formazione e università. «Il Viadanese – l’impegno – deve tornare ad attrarre talenti». La riunione di Confindustria si è tenuta nella nuova sede della ditta Ingra Brozzi. Ospiti di Walter e Franco Brozzi, si sono incontrati una trentina di imprenditori di Viadana e Comuni limitrofi.
A condurre il confronto, il presidente provinciale Edgardo Bianchi e il delegato di zona Silvano Melegari. «Siamo qui – ha sottolineato Bianchi in apertura – per ascoltare le necessità e le richieste delle imprese del Viadanese. Intendiamo farcene carico presso gli stakeholder di riferimento». Il presidente ha evidenziato come l’area Oglio-Po si trovi in posizione di equidistanza dai capoluoghi di provincia di due regioni diversi: «Sarà pertanto importante parlare con voce univoca, se si vuole essere ascoltati». A tale proposito, è stata generalmente condivisa la proposta, emersa dal dibattito, di rivitalizzare la Consulta economica d’area, considerata uno strumento utile per favorire il dialogo tra amministratori locali e imprese, con riferimento tra l’altro a due aree contigue, quella Viadanese e quella Casalasca. Nel corso della riunione, diversi imprenditori hanno preso la parola per segnalare le problematiche più urgenti per le aziende del territorio. Da parte sua, Melegari ha ricordato le principali criticità infrastrutturali: Gronda Nord, banda larga, rifacimento dei ponti sul Po, nuova caserma dei Vigili del fuoco. «Per quanto riguarda la Gronda Nord – ha notato il delegato di zona – la Regione ha stanziato oltre milioni di euro nell’ambito del “Piano Lombardia”. Dovrebbero bastare per chiudere questa questione, che si trascina da anni».
La Gronda Nord è la strada a scorrimento veloce Casalmaggiore-Viadana: per completarla, manca il tratto Fenilrosso-Gerbolina, con conseguente allacciamento alla viabilità maggiore. «Per quanto riguarda i vigili del fuoco - ha aggiunto Melegari - la palla è passata al Ministero dell’interno». Anche in questo caso, almeno l’iter burocratico dovrebbe ormai essere giunto nella fase discendente.
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