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Chioschi fermi al palo, prospettive soltanto per il parco Desenzani

Il Comune di Castiglione investe sulle aree verdi ma mancano i gestori. Gli entusiasmi raffreddati dalla crisi legata alla pandemia

Luca Cremonesi
1 minuto di lettura

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Il Covid stronca anche l'entusiasmo che si era generato per la possibilità di aprire alcuni chioschi in aree verdi e nei parchi del paese. Il tema era già arrivato sui banchi del consiglio comunale nel corso della seduta di inizio estate. In quell'occasione l'assessore e vicesindaco Andrea Dara aveva risposto che il chiosco di parco Desenzani sarebbe stato pronto nel corso dell'estate. Il sindaco Enrico Volpi, interpellato sulla questione, ricorda appunto che «la situazione della pandemia ha purtroppo raffreddato gli entusiasmi. Per quanto però riguarda il chiosco di parco Desenzani si stanno espletando le ultime pratiche, alcune delle quali molto lunghe, oltre a sistemare quanto chiesto, a livello di impianti, dal gestore. Date queste premesse, puntiamo ad installare il chiosco entro la fine dell'anno e così per la prossima estate sarà operativo e aperto».

Il chiosco di parco Desenzani è sempre stato molto apprezzato dai cittadini perché si trova sotto le piante, c'è sempre aria e d'estate è un luogo ideale per pause pranzo e serate. Diversa, invece, la situazione per le aree verdi. «Il chiosco di Belvedere ha visto la rinuncia da parte di chi aveva vinto il bando per aprirlo» conferma Volpi. Qui l'amministrazione, in questi anni, ha investito con giochi e sistemazione della zona. L'area verde è al centro di una zona residenziale molto frequentata, soprattutto in estate, da molte persone a piedi, oltre a essere davanti a una chiesa. Il chiosco, però, non è mai stato installato e non è mai partito e ora chi aveva vinto l'appalto vi ha rinunciato.

Stessa situazione, al momento, anche per quello che avrebbe dovuto essere aperto in zona via Nenni. Qui, infatti, il luogo di ristoro non è stato aperto e in quest'area l'amministrazione ha investito, e parecchio, visto che si tratta di una zona verde con un parco giochi inclusivo ai lati di un quartiere densamente popolato. Il chiosco avrebbe dovuto servire anche da controllo per il parco giochi, ma al momento non se ne è fatto nulla. Resta invece attivo quello del parco nella frazione di Grole, ma in deroga, dato che il gestore vorrebbe cedere l'attività ma nessuno, al momento, è disposto a rilevare la struttura.

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