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Caccia al Tesoro di Venere, a Mantova tutti uguali davanti all’arte

Stupirsi, incuriosirsi e restare affascinati dai racconti delle guide e dal giornalista Stefano Scansani, accompagnati nella visita e caccia al tesoro dal Duca di Mantova, un fedele assistente e due dame di corte, impersonati da quattro figuranti di Sabbioneta. Questa l’esperienza che hanno vissuto un centinaio di ragazzi con disabilità durante l’evento “Caccia al Tesoro di Venere. L’arte come patrimonio di integrazione”, promosso dal Collegamento del Volontariato e inserito nel Festival dei Diritti, organizzato dal Csv Lombardia Sud.

CHIARA SAVIGNANO
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MANTOVA.Visitare palazzo Te alla ricerca di Venere. Stupirsi, incuriosirsi e restare affascinati dai racconti delle guide e dal giornalista Stefano Scansani, accompagnati nella visita e caccia al tesoro dal Duca di Mantova, un fedele assistente e due dame di corte, impersonati da quattro figuranti di Sabbioneta. Questa l’esperienza che hanno vissuto un centinaio di ragazzi con disabilità durante l’evento “Caccia al Tesoro di Venere. L’arte come patrimonio di integrazione”, promosso dal Collegamento del Volontariato e inserito nel Festival dei Diritti, organizzato dal Csv Lombardia Sud. L’evento al Te fa parte dell’iniziativa “Il Diverso sei Tu”, finalizzata a sostenere l’arte intesa come veicolo di integrazione e realizzata sul territorio mantovano dall’anno 2000. «Siamo giunti all’undicesima edizione - sottolinea Giuseppe Mattiello del Collegamento - ci siamo fermati solo l’anno scorso; riportiamo un centinaio di ragazzi in stato di fragilità al Te, cercando di concepire l’arte come veicolo di integrazione». La villa progettata da Giulio Romano è uno dei palazzi considerati accessibili, ovvero idonei a garantire un percorso fruibile anche alle persone con disabilità. «L’evento è stato un momento importante coinciso con la Giornata delle persone con disabilità - commenta Andrea Caprini, assessore al welfare - ed è un’occasione per tornare a parlare della piena accessibilità. Ogni persona, infatti, ha il diritto di fruire dell’arte, della bellezza, della cultura e di provare stupore, sensazione che sicuramente ha accompagnato i partecipanti durante l’iniziativa al Te». Durante il percorso di visita i ragazzi hanno scoperto le sedici “Veneri nascoste” negli ambienti del palazzo, grazie agli indizi e agli indovinelli riportati sulla mappa, prezioso supporto per la caccia al tesoro. Un’occasione per imparare, divertendosi. «È giusto che tutti siano coinvolti - commenta il giornalista e scrittore Stefano Scansani, ideatore del gioco didattico - ed è un modo per apprezzare il mondo e stare al mondo. Oggi è una giornata di solidarietà, è importante che tutti i lavoratori di palazzo Te, gli storici dell’arte e la cittadinanza partecipino a questa manifestazione perché di fronte all’arte siamo tutti uguali».

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