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Mantova, allarme della Cna: chiuse oltre 1.400 ditte artigiane in appena cinque anni

L’associazione artigiani: «Non ci sono solo l’emergenza sanitaria Covid, i rincari delle bollette dell’energia, delle materie prime: c’è anche l’emergenza della mortalità delle imprese artigiane nel Mantovano»

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MANTOVA. «Dal 2017 al 2021 hanno chiuso i battenti nel Mantovano 1.418 imprese artigiane. Non ci sono solo l’emergenza sanitaria Covid, i rincari delle bollette dell’energia, delle materie prime: c’è anche l’emergenza della mortalità delle imprese artigiane nel Mantovano». Lo dice la Cna nel prendere in esame i dati relativi alla natimortalità del comparto artigiano mantovano dal 2017 al 2021 del Servizio informazione e programmazione economica della Camera di Commercio.

Nel 2021 lo stock delle imprese artigiane si è attestato a 10.505 unità a fronte delle 11.016 imprese del 2020. Mentre al 31 dicembre 2019 nel Mantovano si registravano 11.401 imprese artigiane. Nel 2018 si è raggiunto il tetto di 11.709 imprese a fronte delle 11.923 nel 2017. «Ciò significa che dal 2017 al 2021 nel Mantovano – sottolinea il portavoce della Cna, Franco Bruno – hanno abbassato la saracinesca 1.418 imprese artigiane. In percentuale significa l’11,9% di imprese perse negli ultimi cinque anni. Un’erosione della base artigiana che è iniziata molto prima dell’emergenza Covid».

Il direttore della Cna, Elisa Rodighiero nel lanciare l’allarme per un’emorragia di imprese che si trascina da anni, pone l’accento sul rischio di «un impoverimento del nostro tessuto produttivo considerando il ruolo fondamentale dell’artigianato sul versante della coesione sociale, economica, occupazionale del territorio. Tenendo presente che rappresenta un terzo del sistema imprenditoriale mantovano».

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