Rapine con lo spray urticante a Mantova, il bandito condannato a 7 anni
Il 28enne arrestato lo scorso agosto, responsabile di una serie di colpi in città. Per rendere le vittime inoffensive le assaliva e le accecava col peperoncino
Daniela Marchi
MANTOVA. Sette anni di reclusione: è la condanna esemplare comminata ad Abdlilh Fatah, il rapinatore con lo spray al peperoncino, autore di almeno quattro colpi compiuti in città l’estate scorsa. Il giovane, ventottenne pluripregiudicato di nazionalità marocchina, irregolare sul territorio italiano, si trova già in carcere dopo essere stato arrestato il 28 agosto dell’anno scorso dalla polizia alla stazione di Verona. E’ comparso davanti al collegio dei giudici del tribunale di Mantova, presieduto da Gilberto Casari; al termine della discussione, il pubblico ministero Lucia Lombardo ha chiesto dodici anni di reclusione. Il collegio ha condannato Fatah a sette anni.
Le aggressioni sono state compiute l’estate scorsa, perlopiù ai danni di persone anziane, individuate in zone isolate e poco frequentate della città, per evitare che qualcuno accorresse in loro aiuto. L’ultimo episodio denunciato è avvenuto il 16 agosto scorso in via Facciotto, quartiere di Te Brunetti.
Nel primo pomeriggio il rapinatore aveva avvicinato un 59enne e, dopo avergli spruzzato in volto lo spray urticante, gli aveva strappato dal collo la catenina d’oro.
La tecnica era la stessa degli agguati compiuti in precedenza. Dopo aver avvicinato le vittime con la scusa di chiedere delle informazioni, il 28enne spruzzava loro negli occhi lo spray urticante, rendendole in questo modo inoffensive. Per poi rapinarle, strappando la collana d’oro dal collo o sfilando altri preziosi indossati. Tutti i rapinati, di età compresa tra i 63 e gli 82 anni, hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per l’irritazione provocata dallo spray al peperoncino.
L’uomo è stato rintracciato e arrestato alla stazione ferroviaria di Verona dove poco prima era stato identificato dagli agenti della Polfer, intervenuti nel bar della stazione per i suoi comportamenti molesti nei confronti del personale: si era alterato perché gli avevano negato una consumazione al tavolo visto che non aveva il green pass.
Da un controllo nella banca dati è emerso che il giovane marocchino, oltre ad essere pluripregiudicato e irregolare in Italia, era ricercato a seguito di una misura restrittiva emessa dalla Procura di Mantova il giorno precedente, proprio per aver messo a segno alcune rapine utilizzando una bomboletta di spray al peperoncino.
La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire addosso al giovane il flacone della sostanza urticante utilizzata contro le vittime delle rapine, oltre a un migliaio di euro in moneta e un telefono cellulare. Con sé Fatah aveva anche un monopattino con i fili elettrici manomessi, evidentemente rubato. Oltre che per rapina, quindi, era stato indagato anche per ricettazione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
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