MANTOVA. È partita dal Marocco convinta che in Italia avrebbe trovato un lavoro e un po’ di conforto per declinare il presente in futuro, ma è precipitata in un inferno di sfruttamento e violenza, parabola comune a tante donne. Così ha raccontato ai carabinieri, alle operatrici del Centro Aiuto alla Vita, che per un periodo le hanno trovato un alloggio protetto, e all’avvocato Beatrice Biancardi, che l’ha assistita nella querela contro il suo presunto stalker e adesso si oppone all’archiviazione del caso «per infondatezza della notizia di reato».
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