MANTOVA. Tutto esaurito. Per l’accoglienza delle donne in fuga dalla ferocia di compagni e mariti è sempre altissima stagione. Dopo la flessione delle richieste d’aiuto indotta dal lockdown, che ha sigillato nello stesso spazio vittime e maltrattanti (come si chiamano in gergo), senza alcuno spiraglio, adesso la reazione delle donne è esplosa e continua a crescere.
I quarantacinque posti messi a disposizione dal centro antiviolenza gestito dal Centro Aiuto alla Vita, «sono occupatissimi» riferisce la presidente Marzia Monelli.