GAZOLDO DEGLI IPPOLITI.
Più collegamenti ferroviari efficienti, più eventi di grande richiamo, più incentivi alla mobilità alternativa. Li chiedono i mantovani secondo i risultati della ricerca, più che un sondaggio un termometro delle sensibilità, che la Gazzetta di Mantova ha fatto tra i propri lettori in occasione della prima tappa dell’Alfabeto del futuro.
Alla domanda su cosa serva a Mantova per costruire il proprio futuro, il 42% ha risposto che servono più collegamenti ferroviari, il 26% nuovi insediamenti industriali per creare lavoro, il 18% lo sviluppo dell’offerta scolastica e universitaria, il 14% una migliore sanità di base. Sul tema è intervenuto il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, ospite dell’evento: «Grazie al Comune e all’azione del parlamentare Matteo Colaninno, si sta finalmente lavorando per il raddoppio della Mantova-Milano – ha ricordato il primo cittadino – Tutto il territorio si è messo insieme per arrivare a questo risultato e probabilmente l’anno prossimo partiranno i lavori. Per quanto il tema dell’occupazione, stiamo creando mille posti di lavoro nella logistica a Valdaro. Sono totalmente d’accordo con i cittadini su queste priorità, e sono felice perché ci stiamo lavorando, così come ci siamo impegnati in ambito universitario».
Al secondo quesito, su cosa serva all’offerta culturale per aiutare la crescita di Mantova, il 52% ha risposto che servirebbero più eventi di grande richiamo come mostre e concerti, il 28% vorrebbe più festival sul modello di Festivaletteratura, il 20% sostiene che ci sarebbe bisogno di maggiori spazi espositivi. «Fare cultura non è un settore d’attività dell’amministrazione, è il perno, il centro. E cultura non è soltanto fare attività, è anche patrimonio e paesaggio» ha detto Palazzi, per poi aggiungere che è in corso una programmazione significativa, con eventi tra cui una mostra di grande richiamo su Rubens.
«Ma oltre a pianificare iniziative - ha proseguito – occorre anche formare manager e gestori, e qui giocherà un ruolo importante l’università». Il terzo aspetto sul quale i lettori si sono potuti esprimere era la sostenibilità ambientale: «Cosa manca a Mantova per essere una città più sostenibile?». Il 34% ha risposto che servirebbero incentivi per la mobilità alternativa, il 31% che a fare la differenza sarebbe una maggior sensibilità nei comportamenti individuali, il 27% che occorrerebbero misure più decise contro l’inquinamento e, infine, l’8% vorrebbe più aree verdi pubbliche. «Vorrei abbracciare uno per uno tutti coloro che hanno risposto a questo quesito – ha scherzato Palazzi – perché ogni volta che facciamo nuove piste ciclabili ci massacrano perché togliamo, inevitabilmente, posti auto».
Il sindaco ha, poi, ricordato il cantiere in corso al parco del Te e l’aumento del numero degli alberi, un patrimonio che in sei anni è raddoppiato, ma ha anche accennato a un progetto per ora ancora in fieri: «Sto provando a mettere insieme tutti i sindaci dell’area padana per chiedere un piano di investimenti di dieci anni che ci renda in grado di intervenire per migliorare la qualità dell’aria. Per esempio puntando sulla mobilità elettrica. Per centrare obiettivi come questi serve, però, una politica macro regionale d’area».
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