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Gestione rifiuti tessili, sbarca a Mantova il consorzio per il riciclo

In Confindustria giovedì 24 giugno la presentazione del network di imprese Retex Green durante l’assemblea nazionale dell’intimo-calze di Sistema moda Italia

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MANTOVA. Un consorzio per la gestione del rifiuto tessile: si chiama Retex Green, è stato creato da aziende del settore e verrà presentato giovedì 24 giugno in Confindustria a Mantova. L’occasione è l’assemblea nazionale della sezione Intimo, Calze & Beachwear di Sistema Moda Italia (Smi) che sarà ospitata in via Portazzolo. Un evento di rilievo sia perché, nella parte privata, verrà eletto il nuovo presidente per il mandato 2022-2024, sia, appunto, per la presentazione, nella parte pubblica, del Consorzio Retex Green.

«Siamo lieti di aprire le porte della sede a questo evento – commenta il presidente di Confindustria Mantova Edgardo Bianchi – il distretto della calza rappresenta un valore aggiunto per l’economia del territorio, e ospitare qui l’elezione del nuovo presidente è un modo per dimostrare la nostra vicinanza per le sfide che ci attendono nel prossimo futuro: accesso al credito, formazione tecnica, innovazione e sostenibilità sono alcuni dei temi su cui dovremo lavorare, insieme».

Dopo l’elezione del neo presidente della sezione Intimo, calze e beachwear di Smi, alla parte pubblica dell’assemblea saranno invitate anche tutte le aziende del tessile, abbigliamento moda della provincia di Mantova. Sarà Mauro Chezzi, vicedirettore di Smi, a presentare Retex Green. Si tratta di un presidio per le attività connesse al futuro sostenibile della filiera italiana della moda. Questo consorzio è il primo network per la gestione dei rifiuti di tessile, abbigliamento, calzature e pelletteria ed è stato creato dai produttori del settore con un duplice obiettivo: attivare un sistema di gestione sostenibile ed efficiente degli scarti e dei rifiuti del fashion e assolvere agli obblighi normativi che saranno introdotti con l’avvio di un regime di “responsabilità estesa del produttore” (Epr) in Italia e in Europa.

Dal primo gennaio nel nostro Paese è in vigore l’obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti tessili in tutti i Comuni, frutto del recepimento italiano delle direttive del pacchetto sull’economia circolare, che ha anticipato la partenza di tre anni, rispetto al 2025 stabilito a livello comunitario. L’Unione Europea ha regolamentato le Epr precisando che si tratta di misure adottate dagli Stati membri per assicurare che ai produttori spetti la responsabilità finanziaria o quella finanziaria e operativa della gestione della fase del ciclo di vita in cui il prodotto diventa un rifiuto, incluse le operazioni di raccolta differenziata, di cernita e di trattamento.

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