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Destra Secchia sfiorato dal disastro, ma con vie allagate e alberi abbattuti

A poca distanza, nel Modenese e nel Ferrarese, tetti scoperchiati e automobili distrutte. Anche la Bassa ha tremato

Giorgio PInotti
2 minuti di lettura

DESTRA SECCHIA. Il Destra Secchia, sfiorato dagli eventi estremi di mercoledì sera che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese, trema pensando alle prossime perturbazioni che si potrebbero presentare. A Sermide e Felonica sono caduti 81 millimetri di acqua in una sola ora, quando il record precedente risaliva al 2009 ed era inferiore di circa 30 millimetri. Per il sindaco Mirco Bortesi «bisogna intervenire sulle reti di deflusso a scopo di prevenzione».

Bondeno e diversi Comuni della bassa modenese e bolognese sono stati devastati dalla furia indomabile del vento, nel Mantovano il Destra Secchia, territorio di confine tra queste due province, è stato lambito, ma ha scampato il peggio. Adesso si guarda ai prossimi eventi atmosferici con grande preoccupazione. Il territorio del Destra Secchia non è stato esente da danni: in particolare a Sermide e Felonica, distanti solo pochi chilometri da Bondeno, sono stati registrati danni e allagamenti di strade e cantine. Ma anche Borgocarbonara è stato colpito, così come Poggio Rusco, al confine con il Modenese. Certo non stiamo parlando della devastazione che si è compiuta nei vicini territori emiliani, ma sta prendendo sempre più forma la consapevolezza che gli eventi atmosferici straordinari, di violenza inedita in queste aree, stanno diventando una consuetudine, più che un eccezione. E ci si chiede, quindi, dove la prossima tempesta o tromba d’aria colpirà più duramente. Da un lato si tira un amaro sospiro di sollievo, vedendo che i danni non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli del vicino, ma dall’altro l’ansia per il futuro prossimo è crescente.

Non va dimenticato che la scorsa estate il territorio di Gonzaga e Moglia era stato duramente provato da un nubifragio, e che solo poche settimane fa Ostiglia è stata sferzata da una violenta grandinata. A Sermide e Felonica il vento devastatore non ha colpito, ma a creare problemi è stata la pioggia torrenziale. Dalle 17 alle 18 di mercoledì sono caduti 10 millimetri di acqua e nell’ora successiva sono stati 81, 107 quelli complessivi registrati nelle 24 ore. Storicamente i valori più alti erano di 52 millimetri all’ora e 64 nelle due ore, risalenti al 2009. Già al tempo era andata in crisi via 29 luglio a Sermide, storicamente chiamata “fossa”. Nel 2016 era stato compiuto un intervento su quella strada e da allora i casi di allagamento sono stati solo due, contando quello di mercoledì. L’altro ieri si è allagata anche qualche cantina e c’è stata una frana in una via vicino al centro abitato della frazione di Moglia. La sponda della strada che costeggia un canale ha ceduto e la via è stata chiusa, tranne che per i residenti che possono circolare a senso unico alternato.

«Occorre intraprendere uno studio di territorio coinvolgendo tutti gli enti che hanno competenza in materia, da Tea ad Ato, per valutare la situazione di una rete idrica per il deflusso delle acque meteoriche che, purtroppo, è sottodimensionata e non è quindi in grado di affrontare un accumulo di acqua dovuto a precipitazioni di questa portata che nel passato non si conoscevano. Bisogna avviare un discorso di prevenzione per il futuro», dice il sindaco Bortesi, constatando che la situazione investe tutto il territorio nazionale. Nella vicina Emilia intanto si contano i danni. Domani il presidente Bonaccini sarà a Bondeno e nei prossimi giorni sarà dichiarato lo stato di emergenza. —

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