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Serata con vini e cibi dedicati a Tognazzi

Alla trattoria La Resca un menu ispirato all’attore cremonese con le bottiglie della sua azienda di Velletri

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VESCOVATO (Cremona). A 32 anni dalla morte (1990) e a cento dalla nascita (1922)  Ugo Tognazzi resta un’icona della cucina e della tavola raffinata e personale. Tutto ciò si accompagna all’estro e al talento dell’attore, regista cinematografico e scrittore che tutti conosciamo e apprezziamo. Delle doti artistiche di Ugo Tognazzi si conosce quasi tutto. Non è così per la sua passione per il cibo, la cucina, la tavola, i vini. Vero, si sono scritte molte pagine su quest’aspetto della vita del personaggio, ma non si conoscono del tutto la sua profondità d’animo e il valore che il grande artista cremonese attribuiva al nutrimento del corpo, come a quello dell’anima.

 Questi temi sui quali riflettere saranno al centro della serata di venerdì 23 settembre alle 20 alla Trattoria La Resca della gonzaghesca Vescovato (Cremona), un evento interamente dedicato alla figura di Ugo Tognazzi “cuoco di casa” e ad alcuni piatti della cucina romana da lui tanto amata. I singoli piatti rivisitati da Tognazzi saranno abbinati ai vini della sua azienda, “La Tognazza” di Velletri, .

Ugo prediligeva i salumi, tra i quali il prosciutto di Bassiano, le coppiette (carne essiccata e aromatizzata), l’insaccato della Tuscia (Susianella), il salamino Tuscolano, la Spianata (mortadella romana), il guanciale di Amatrice. Così pure i bucatini all’amatriciana e i bigoli al Vizietto. Da non dimenticare la porchetta e il maialino allo spiedo.

Alla Trattoria La Resca, il cuoco Paolo Crotti e la sua famiglia proporranno un menu in linea con i gusti di Ugo,  accompagnato dai vini della Tognazza, proposti da Massimo Mascherpa, selezionatore e distributore di vini di Castelleone. Si gusteranno, in sequenza coi piatti: Tapioco, Come se Fosse, Antani e Conte Mascetti, nomi ispirati ai film monicelliani del ciclo “Amici miei”.

Va ricordato che risalgono al 1969 i festeggiamenti della prima vera vinificazione con etichette disegnate a mano da Ugo per La Tognazza. Ma è dopo la sua morte che la moglie Franca Bettoja prova a lanciare il brand la “Tognazza” con Gianmarco, terzo figlio di Ugo, che poi la trasforma in una vera azienda.

A La Resca, dopo aver degustato la cena, si chiederà il verdetto dei commensali, così come faceva abitualmente Ugo nella casa di Velletri: dopo le bisbocce con gli amici, veniva dato un voto: buono. buonissimo, ottimo, oppure cagata pazzesca.   Informazioni:  0372 8300627 – 349 2710854.

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