Parte il sottopasso di porta Cerese a Mantova: il primo atto sono gli espropri
Mantova, depositato lo stralcio del progetto definitivo di Rfi per acquisire le aree interessate dal tracciato. Il sindaco Palazzi: seguiremo l’iter a fianco dei cittadini
Sandro Mortari
MANTOVA. Il progetto per il sottopasso di Porta Cerese è quasi pronto e Rfi può dare l’avvio alla procedura di esproprio dei terreni che saranno interessati dal tracciato. La svolta è epocale. Dopo decenni di polemiche e di richieste, spesso andate a vuoto, di rimuovere il passaggio a livello che ostacola l’ingresso in città da sud, adesso si può già pensare a quando quella “barriera” non ci sarà più.
La convenzione firmata dal sindaco Mattia Palazzi e dal ministro delle infrastrutture Giovannini nel dicembre dello scorso anno per l’eliminazione dei passaggi a livello di Porta Cerese, lungo la linea Mantova-Monselice, e di Gambarara sulla Mantova-Verona, sta per concretizzarsi. Con quell’accordo Rfi aveva messo sul piatto i 33 milioni di euro necessari per i due interventi e stabilito un cronoprogramma che per adesso è stato rispettato. Rfi ha redatto il progetto definitivo (come si legge sull’avviso pubblico) e ha avviato la procedura di esproprio degli immobili e dei terreni attorno al passaggio a livello di Porta Cerese, il primo su cui si interverrà. I sette proprietari sono stati individuati ma sono risultati irreperibili.
«Quello, però, depositato in Comune – precisa il sindaco – è solo lo stralcio del progetto definitivo che riguarda i mappali delle particelle da espropriare. Quando sarà concluso questo iter arriverà il progetto definitivo che approveremo in giunta». A questo punto, i 30 giorni di tempo, partiti ieri, concessi agli espropriandi per esaminare gli elaborati e presentare le eventuali osservazioni, serviranno anche per chiarire lo status delle varie proprietà. Gli interessati potranno prendere visione della prima parte del progetto e presentare le osservazioni che poi saranno esaminate.
Una volta trascorsi i termini la responsabile del procedimento Chiara De Gregorio, che è anche commissario del raddoppio ferroviario della Mantova-Piadena, convocherà la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo a cui seguirà l’intesa Stato e Regione per far diventare quel progetto una variante agli strumenti urbanistici e assoggettare le aree interessate al vincolo preordinato all’esproprio. Entro l’anno, se non vi saranno intoppi, si chiuderà l’iter approvativo.
Seguiranno i due mesi necessari per ottenere tutte le vidimazioni per poi dare la possibilità a Rfi, tra aprile e maggio, di redigere il progetto esecutivo da mettere a gara e di far partire i lavori a fine 2023. Secondo le prime indicazioni, a Porta Cerese verrà realizzata una rotatoria all’altezza di via Brennero. Da lì prenderà il via la strada a doppio senso che passerà in galleria sotto i binari e sfocerà poco prima del rondò di via Donati. Ci sarà anche una bretella autonoma di svincolo tra via Brennero e Porta Cerese. Accanto alla galleria ci sarà un sottopasso ciclopedonale.
«Seguiremo passo a passo questa fase, accompagnando i cittadini e gli interessati agli espropri nel confronto con Rfi, facendoci carico di negoziare le osservazioni che potranno avere soluzioni possibili e sostenibili».
A dirlo è il sindaco Mattia Palazzi che annuncia due giorni di incontri singoli, concordati con Rfi, con i cittadini interessati per illustrare loro che cosa si vuol fare e dar modo agli stessi di presentare osservazioni e porre quesiti. L’appuntamento è per venerdì 7 ottobre e per il 14 ottobre, dalle 10 alle 13.30, nella sede dell’assessorato ai lavori pubblici in via Visi.
I destinatari di esproprio per il sottopasso di Porta Cerese potranno incontrare i tecnici di Rfi, Lavori pubblici e Demanio. Servirà l’appuntamento: per averlo si dovrà telefonare allo 0376 352910 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e i pomeriggi di lunedì, martedì e giovedì fino alle 17. Il sindaco ha previsto, inoltre, per il 19 ottobre alle 18.30 (alla Cgil di via Altobelli) un’assemblea pubblica con i residenti in Te Brunetti, durante la quale i tecnici di Rfi illustreranno il tracciato del sottopasso. Un’analoga assemblea si terrà in novembre per i residenti in Valletta Valsecchi e a Porta Cerese.
«Applicheremo lo stesso metodo – promette il sindaco – anche al sottopasso di Gambarara, che ha gli stessi tempi di quello di Porta Cerese e per il quale incontreremo in novembre chi abita a Gambarara e a Cittadella».
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