In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
mantova solidale

Farmaci, coperte e ambulanza: da Mantova altri aiuti umanitari in Ucraina

Il convoglio è già arrivato alla frontiera con la Polonia. Il materiale consegnato alle autorità ucraine. Altra spedizione entro fine anno

Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. È già stato consegnato alle autorità ucraine il materiale sanitario portato in Polonia dalla terza spedizione umanitaria delle associazioni Bambini nel deserto, Ethics Expo, Sulla Strada e Colibrì, con il supporto dell’Istituto studi e ricerche informazioni e difesa e del Centro europeo risorse umane. Il convoglio, partito da Mantova giovedì scorso, è arrivato regolarmente al posto di frontiera polacco di Dolhobyczow, al confine con l’Ucraina, dove i volontari hanno consegnato nelle mani delle autorità ucraine due veicoli carichi di materiale sanitario, farmaci, prodotti per l’igiene personale, coperte e giacconi per l’inverno. Materiale che le associazioni sono riuscite a recuperare grazie a generose donazioni oppure che hanno dovuto acquistare esse stesse. Questa volta, su espressa richiesta ucraina, le associazioni hanno donato col materiale anche i due furgoni che lo trasportavano e un’ambulanza: un modo per far fronte alla grave carenza di veicoli in grado di trasportare gli aiuti umanitari dal confine polacco al territorio ucraino per poi smistarlo ai vari centri di raccolta. «Questa è la terza spedizione e non sarà certamente l’ultima» avvertono le quattro associazioni umanitarie; da qui alla fine di quest’anno, e «prevedibilmente» anche nei primi mesi del prossimo, continueranno a «portare veicoli carichi di materiale e ambulanze fino alla frontiera tra Polonia e Ucraina, nella comune speranza che questo conflitto si concluda al più presto».

La prima spedizione aveva trasportato in Ucraina materiale sanitario del valore di oltre 100mila euro, un laboratorio oculistico completo e un’ambulanza. Con la seconda era arrivato a destinazione altro materiale sanitario e ospedaliero e un’altra ambulanza.

I commenti dei lettori