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Sede rinnovata e più servizi, a Mantova la coop Fior di Loto rinasce

Oltre al restyling dell’edificio, i nuovi progetti dell’associazione dedicati ai disabili. Sforzo da 3 milioni di euro. Il presidente Bertolini commosso: un sogno realizzato

Emanuele Salvato
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Parlano gli occhi carichi di emozione e soddisfazione per aver concretizzato quello che quasi da tutti è stato definito un sogno. Sono gli occhi del presidente della Cooperativa Fior di Loto Michele Bertolini, ma anche quelli di uno dei fondatori della stessa, Giuseppe Marchi, così come quelli di Cinzia Baù, responsabile comunicazione e sviluppo della cooperativa con sede a Formigosa che dal 1989 si occupa di assistenza alle persone con diversi tipi e gradi di disabilità.

E il progetto che fa brillare gli occhi si chiama Lunari, come i nostri nonni etichettavano i calendari, al quale è stata aggiunta la frase “Comunità in movimento”. Un progetto definito di welfare di comunità giunto pressoché al termine sul quale sono stati investiti 3 milioni di euro che ha letteralmente trasformato la sede della Cooperativa.

IL NUOVO LOOK

Basta entrare dal cancello di via San Martino e alzare gli occhi per rendersene conto. Quella che era la vecchia sede è stata trasformata dal progetto dello studio di architettura di Nicola Salami e oggi si presenta come un edificio moderno, luminoso, ampio con strutture in legno che si armonizzano con l’ambiente circostante migliorando oggettivamente la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

I SERVIZI IN PIÙ

In particolare, come è stato spiegato dai responsabili della Cooperativa e dall’architetto Nicola Salami, il nuovo edificio si sviluppa su una superficie di 700 mq e su due piani, accoglie la Comunità Socio Sanitaria “Casa Lu” pensata per l’assistenza di dieci persone con disabilità medio-grave e il Centro Socio Educativo “Generazione Lab” pensato per quindici persone con disabilità medio-lieve. Questi nuovi servizi si affacciano su un’ampia aia che nasce dall’incontro fra la preesistente cascina rurale, sottoposta anch’essa a ristrutturazione, e l’edificio appena terminato.

I SOSTENITORI

Un progetto reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo che ha erogato un milione di euro nel 2018 inserendolo fra gli “emblematici”, ma anche grazie a Fondazione Smurfit Kappa che ha contribuito con oltre 60mila euro per consentire l’acquisto di arredi. Senza dimenticare la Fondazione Banca del Monte di Lombardia che ha partecipato con circa 50mila euro utili all’acquisto della cucina produttiva.

I SOCI

E non bisogna scordarsi nemmeno che i soci della Cooperativa hanno provveduto all’accensione di un mutuo per garantire la realizzazione dell’edificio al quale si sono unite azioni di raccolta fondi costanti e mirate e tutt’ora in corso e che per il 2022 puntano alla realizzazione: di un giardino sensoriale denominato “Prospero e Ariel”, che sorgerà su una superficie di 8mila mq e sarà strutturato per essere fruibile e accessibile dalle persone con disabilità e aperto al territorio, e di un orto sociale “Narciso e Pomodoro” pensato su una superficie di 4mila mq per produrre ortaggi e piante aromatiche, promuovendo al tempo stesso percorsi riabilitativi e di integrazione.

IL VIDEO

Tutto il progetto Lunari è stato ben condensato in un video di 23 minuti, al termine del quale era evidente l’emozione sui volti dei responsabili e degli operatori della cooperativa, i quali è come avessero preso coscienza di aver concretizzato un’operazione davvero imponente.

LE PAROLE

«Il video – ha detto il presidente della Cooperativa Bertolini – mi ha emozionato restituendomi quel senso di famiglia e professionalità che da sempre caratterizza la cooperativa». Il presidente della Provincia Carlo Bottani ha sottolineato «la forza della squadra, dell’agire sinergico fra la Cooperativa, la Regione Lombardia, il Comune, le Fondazioni, che ha permesso di realizzare un progetto davvero illuminato». Il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti, ha elogiato il progetto definendolo «un luogo di comunità nel quale è evidente l’azione corale». Erano presenti anche l’assessore al Welfare del Comune, Andrea Caprini, Mario Anghinoni della Fondazione Comunità Mantovana, Luca Dubbini direttore di Banca Etica Brescia, don Massimo Mattioli.

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