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Il Consorzio di bonifica Territori del Mincio fa scuola in Europa per il risparmio d’acqua

Due delegazioni da Turchia e Spagna a Mantova per studiare l’impianto idrovoro di sollevamento di Angeli

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

L’impianto idrovoro di sollevamento degli Angeli del Consorzio di bonifica Territori del Mincio fa “scuola” in Europa. Dopo i lavori di ammodernamento ed efficientamento energetico e l’automazione del sistema di distribuzione irrigua del distretto, inaugurati di recente; oggi (lunedì 7 novembre) sono arrivati in visita due delegazioni, una turca e una spagnola, composta da tecnici e funzionari dei rispettivi governi. «Sono molto orgogliosa che il nostro progetto, unico in Europa, sia oggetto di attenzione e di studio da parte di altri Paesi – ha detto la presidente Elide Stancari – tanto più che l’intera progettazione è stata realizzata dai nostri uffici che ringrazio per la competenza dimostrata».

Il canale Angeli-Cerese e l’impianto idrovoro di derivazione dal lago Superiore che insiste sui comuni di Mantova, Curtatone e Borgo Virgilio sono stati riqualificati con 4 milioni di euro del ministero per le Politiche ambientali, agricole e forestali. Il progetto del Consorzio ha previsto il controllo del canale Angeli-Cerese per limitare l’uso dell’acqua e avere sia un risparmio consistente della risorsa idrica sia un miglioramento del livello ecologico del lago Superiore. L’obiettivo, associato ad altri interventi precedenti, permette un risparmio idrico di 37,5 milioni di metri cubi in 10 anni, pari a 3,75 milioni di metri cubi per stagione irrigua.

«La soluzione al problema del controllo del canale Angeli-Cerese è quella di implementare un autocontrollo di rete con un insieme di componenti che lavorano insieme per controllare livelli e portate del canale – ha spiegato ancora la presidente Elide Stancari – Rilevando i livelli di acqua in determinati punti del canale, è possibile determinare dove l’acqua è necessaria ed inviare automaticamente le relative istruzioni alle paratoie di monte ed alle pompe per fornire l’acqua limitatamente alla domanda irrigua. La bacinizzazione consente quindi di invasare volumi irrigui in condizioni di mancata richiesta, in modo da mantenere tali volumi disponibili al momento del bisogno ed evitare un continuo prelievo di risorsa non richiesta dagli utilizzatori dalla fonte».

Lo schema progettuale è simile a quanto già realizzato in alcuni progetti pilota sviluppati su altri bacini irrigui dal Consorzio stesso, che hanno ampiamente dimostrato il beneficio conseguibile in termini di risparmio idrico e di migliore gestione della distribuzione irrigua».

Il progettista generale è l’ingegner Oliviero Zucchini, lo studio ambientale è a cura dell’ingegner Michele Gallina, il responsabile del procedimento è il direttore del Consorzio, l’ingegner Massimo Galli. Le ditte al lavoro sono state la Misa di Arzignano (Vicenza), la Capiluppi di Romanore e l’australiana Rubicon Water.

«È un periodo molto complicato a causa dei cambiamenti climatici. Noi e i nostri ospiti siamo tutti nella fascia del Mediterraneo e dobbiamo cambiare mentalità insieme in alleanza coi Paesi del Nord Europa. Va modificata la direttiva “Quadro acque” prima del 2026 per migliorare le nuove condizioni che servono in agricoltura rispetto all’utilizzo dell’acqua. Un equilibrio con l’ambiente che serve anche per i cittadini», ha commentato Francesco Vincenzi, presidente nazionale di Anbi.

e delegazioni hanno visitato anche i manufatti nelle campagne di Curtatone e Borgo Virgilio, e l’impianto idrovoro della Travata a Bagnolo San Vito. All’incontro presenti anche l’onorevole Antonella Forattini, il consigliere regionale Andrea Fiasconaro, il vice sindaco di Mantova Giovanni Buvoli e il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer. Oltre alle associazioni di categoria agricole e alle autorità di bacino.

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