Pochi volontari attivi: si dimette il presidente della Protezione civile di Viadana
L’assemblea dell’associazione ha respinto le dimissioni. Bergamaschi: «Rimango solo se c’è un cambio di passo»
RICCARDO NEGRIEttore Bergamaschi, presidente dell’associazione di protezione civile Oglio-Po, ha rassegnato le dimissioni. «Resto peraltro in associazione - assicura - come componente del consiglio direttivo e come volontario operativo». Facendo un passo indietro, Bergamaschi si propone principalmente di dare una scossa all’intero gruppo dei volontari. L’assemblea dell’associazione, a ogni modo, ha respinto le dimissioni. Ogni ulteriore decisione sui prossimi sviluppi sarà presa nel corso di una nuova assemblea, che si terrà tra un paio di settimane. Bergamaschi era in carica dal 2019 (quello in corso era il secondo mandato, iniziato alcuni mesi fa). «Recentemente - spiega l’ex presidente - abbiamo esaminato il testo di alcuni accordi con la Provincia di Mantova e Regione Lombardia, relativamente ad esempio alle attività da svolgere e ai servizi da garantire in caso di emergenza». L’assemblea dei soci ha dato via libera alla stipula delle convenzioni.
«Io, pertanto - prosegue Bergamaschi - ho firmato i contratti, come da mandato dei soci. Ma contestualmente ho rassegnato le mie dimissioni da presidente perché sono convinto che, in questo momento, con le forze disponibili, non siamo in grado di mantenere gli impegni presi». Impegni che presuppongono un impiego di persone, risorse e attrezzature. L’associazione, che garantisce la protezione civile in primis sui territori comunali di Viadana e Dosolo, conta al momento una cinquantina di volontari o poco più. «Quelli realmente operativi per mansioni e missioni – nota però Bergamaschi - sono quindici-venti. È tuttavia chiaro che, se ci assumiamo certi impegni, dobbiamo essere tutti disponibili: non possiamo tirare il collo sempre ai soliti».
Cosa succederà ora? In assemblea bisognerà guardarsi in faccia con sincerità: «Se saranno fornite garanzie su un cambio di passo, e se ci rimboccheremo tutti le maniche, allora potrei decidere di rimanere in carica, o comunque vedremo come proseguire l’attività dell’associazione con un rinnovato slancio. Se invece il direttivo vigente non avrà più la fiducia, ne prenderemo atto e la Oglio-Po andrà avanti con un nuovo consiglio: non avrei problemi a farmi da parte. L’importante è che, al di là di chi guiderà il gruppo, la partecipazione attiva torni la più ampia possibile». Eventualmente gli impegni verranno rimodulati. Nell’ipotesi più infausta, il gruppo potrebbe anche sciogliersi, ma Bergamaschi stesso assicura di non credere molto a questa eventualità.
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