Il ticket con Moratti non convince il Pd: teniamo le distanze
Verso le elezioni. Majorino: io candidato? Prima il progetto e le alleanze. Usuelli (+Europa): lei e Fontana si toglieranno voti a vicenda

«In tante e tanti mi state invitando, in vista delle elezioni regionali di febbraio, a candidarmi alle primarie, che si svolgeranno in Lombardia, verso il 18 di dicembre. Sono onorato ed emozionato, ma voglio fare a noi tutte e tutti una domanda: di quale alleanza e progetto stiamo parlando?». Lo ha scritto sulle sue pagine social l'eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino, il cui nome è stato fatto come possibile candidato del centrosinistra per le elezioni regionali. «La stessa proposta mi è arrivata in questi giorni da numerosi esponenti ed amministratori del Pd lombardo, anche nel tentativo di costruire una cosiddetta proposta unitaria per guadagnare tempo per la campagna elettorale», ha proseguito. Secondo Majorino è andato in scena di tutto: la proposta di Gori, che ha almeno il pregio della chiarezza, di ticket Pd-Letizia Moratti, la chiusura di Maran verso i 5 Stelle con la loro, ahimè prevedibile, risposta di rottura, le tante dichiarazioni contro le primarie di varie forze e così via. Credo si debba ripartire da un ragionamento politico che viene prima delle scelte sui nomi, scelte da compiere in tempi brevi che è già tardi, sia chiaro – ha aggiunto – andare a elezioni non prendendo con decisione e inequivocabilmente le distanze da ciò che rappresenta Letizia Moratti e sfidando lei e Fontana ripetendo il film delle elezioni politiche e senza nemmeno cercare di consolidare un'alleanza oltre il Pd, che non può pensare di farcela da solo con un turno elettorale unico, ci consegna alla sconfitta». Proprio il sindaco Pd di Bergamo, Giorgio Gori, si è espresso a favore delle primarie e dichiarandosi «più vicino a Maran». Interviene anche il dirigente nazionale del Pd, Goffredo Bettini, che a Radio24 ha detto «dobbiamo smetterla con la subalternità politica e culturale di cercare sempre il Papa straniero, di travestirci da destra per vincere».
Contrario alle primarie è il consigliere regionale di +Europa, Michele Usuelli: «Ci sono due candidati di destra autori della riforma della sanità che peggiora il sistema sanitario regionale. Si toglieranno voti a vicenda. Dopo 28 anni c'è la opportunità di vincere in Lombardia. Non c'è tempo per fare le primarie, che sarebbero del Pd e non della coalizione. Nomi credibili ce ne sono. Riuniamoci e non usciamo dalla stanza fino a che abbiamo deciso. Io mi candido a tenere le chiavi della stanza».
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