Il Ringraziamento va in scena davanti alla nuova parrocchiale di Pegognaga
L’iniziativa ha coinvolto non solo gli operatori del mondo rurale ma anche tanti cittadini che hanno partecipato alla celebrazione liturgica e alla successiva benedizione delle trattrici agricole da parte del parroco don Flavio Savasi
Vittorio Negrelli
Nell’aula liturgica della nuova chiesa di Pegognaga dedicata allo “Spirito Santo”, sul sagrato della Parrocchiale e negli spazi antistanti il complesso parrocchiale dove erano posizionati una decina di potenti trattori ed altre attrezzature agricole, si è celebrata l’undicesima edizione della “Giornata del Ringraziamento Pegognaghese” per l’annata agricola, il lavoro nei campi e i frutti della terra.
L’iniziativa della Parrocchia di Pegognaga, in collaborazione con le organizzazioni della Confederazione Italiana Agricoltori, della Coldiretti, della Confagricoltura e dei Contoterzisti, ha coinvolto non solo gli operatori del mondo rurale ma anche tanti cittadini che hanno partecipato alla celebrazione liturgica e alla successiva benedizione delle trattrici agricole da parte del parroco don Flavio Savasi.
Alla cerimonia religiosa dedicata al mondo rurale, hanno partecipato il sindaco Matteo Zilocchi e l’assessore all’agricoltura Giulia Caramaschi, che all’offertorio hanno portato ai piedi dell’altare due cestini colmi di doni e frutti della nostra terra. Alla manifestazione erano presenti la presidente del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, Ada Giorgi, i rappresentanti delle associazioni rurali del territorio e gli operatori del settore.
All’omelia il parroco Don Savasi ha richiamato il concetto del tempo dell’attesa necessario per avere un buon prodotto inteso come dono di Dio, mentre al termine della cerimonia Gino Capisani a nome degli organizzatori ha letto la preghiera di ringraziamento. «Grazie Signore per i frutti della terra e per tutta la realtà del nostro mondo agricolo – recita la preghiera – Tu ci hai affidato la terra per coltivarla in una pratica che genera lavoro, produce cibo e benessere, contribuendo a dare un futuro a tanta gente. Facciamo parte di una sola famiglia umana, una interdipendenza globale che ci obbliga a programmare un mondo basato sull’agricoltura sostenibile e sulla difesa dell’ambiente».
Dopo la benedizione dei trattori, presso il bar Anspi ha avuto luogo un momento conviviale ed aggregativo con prodotti gastronomici come pane casalino, porchetta, ciccioli, Parmigiano Reggiano e lambrusco.
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