Addio ad Albertoni, maestro del nuoto dal fisico potente
Negli anni ’50 è stato campione italiano di dorso, medaglia d’oro e vincitore dell’ambitissima coppa Scarioni
G.S.
Un omone di un metro e 91, di carattere estroverso, amato da tutti. Il cordoglio in città è unanime. Conosciutissimo, ha insegnato a nuotare a mezza Mantova, città dove era nato il 25 marzo 1937. Rubens Albertoni è morto mercoledì dopo una breve malattia.
Un grande del nuoto. Giovanissimo, negli anni ’50 è stato campione italiano di dorso, medaglia d’oro e vincitore dell’ambitissima coppa Scarioni. Il suo soprannome era Burro per l’estrema duttilità del suo fisico, potente e nello stesso tempo agile e versatile. Nuotatore della Canottieri Mincio negli anni ’50 e ’60, quando era allenatore lo zio Enzo Dall’Oglio, detto Cialento, si allenava fino a ottobre, anche col freddo. La sua squadra era in serie A.
Dopo il matrimonio con Sandra, nel 1958, Albertoni fu assunto in Comune, prima all’anagrafe e poi agli impianti sportivi, al palazzetto dello sport. Dal 1971 è stato allenatore della squadra di nuoto della Canottieri. Era in pensione dal 1986. Lascia la moglie Sandra e le figlie Monica, Francesca, Micol e i nipoti. I funerali sono fissati per il 26 novembre alle 10.30 nella chiesa di San Pio X, poi per il cimitero degli Angeli in attesa della cremazione.
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