«La toppa è peggio del buco»: i cittadini di San Matteo delle Chiaviche non sono soddisfatti dei lavori di messa in sicurezza eseguiti nei giorni scorsi in via Argine Oglio. «Le pezze d’asfalto - notano alcuni - sono state posate mentre pioveva, e si stanno già sgretolando. La carreggiata è piena di ghiaietta, che rende il fondo sdrucciolevole; e non vogliamo pensare a cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni, visto che le previsioni meteo annunciano gelate».

Alcune buche sono state tralasciate. «In un altro caso, proprio al centro della carreggiata - afferma un cittadino - è stato gettato un blocco di catrame, che però non ha aderito e si è sollevato, sino a sporgere in verticale per più di venti centimetri dall’orlo della buca. Ho provato a calcarlo giù col piede, ma senza grandi risultati». Secondo diversi automobilisti, il transito sarebbe ora addirittura più pericoloso di prima. La convinzione condivisa da molti è che il Comune avrebbe dovuto provvedere da tempo alle necessarie manutenzioni: «Non in pieno inverno, perché incalzati dalle richieste della gente, ma già l’estate scorsa, come richiesto da un comitato di cittadini, non appena era apparso chiaro che il ponte sulla Ceriana sarebbe rimasto chiuso per mesi».

Il ponte in questione non risponde più a requisiti di sicurezza ed è inagibile dal maggio 2022. I lavori di consolidamento, se tutto andrà bene, termineranno in estate; sino ad allora, buona parte del traffico si riverserà sull’argine dell’Oglio, una strada stretta, piena di curve, dal fondo ammalorato, con cigli sdrucciolevoli e sopraelevata rispetto al piano di campagna. Per prevenire i pericoli, il Comune ha imposto il limite di velocità dei 40 orari e vietato il passaggio dei mezzi agricoli nelle fasce orarie di passaggio degli scuolabus. «Ma - fanno notare i cittadini - manca una cartellonistica ben visibile: è stato lasciato solo un anonimo foglio A4 appeso a una transenna».