Don Pietro e don Massimo, il ricordo della comunità sabbionetana
Incontro venerdì a Villa Pasquali. Don Pietro divenne parroco di Villa Pasquali il 24 maggio 1981, Don Massimo, fu invece parroco di Breda Cisoni e poi parroco delle parrocchie unificate di Sabbioneta
Roberto Marchini
Le figure e gli insegnamenti dei compianti Don Pietro Riccardi e don Massimo Morselli saranno al centro di un incontro in preparazione del Natale, che si terrà alle 20.30 di venerdì a Villa Carpe Diem a Villa Pasquali. I due sacerdoti hanno lasciato un segno indelebile e per questo sono ancora profondamente vivi nei ricordi. Don Pietro divenne parroco di Villa Pasquali il 24 maggio 1981: è sempre rimasto vicino ai parrocchiani con coraggio ed amore e per questo ha goduto della stima e dell’amicizia dei fedeli. Ha insegnato a vivere in concordia, con umiltà e gioia. All’alba del 17 gennaio 2015, proprio nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, patrono di Villa Pasquali, si è improvvisamente conclusa la sua instancabile missione di portatore di pace.
Don Massimo, fu invece parroco di Breda Cisoni e poi parroco delle parrocchie unificate di Sabbioneta. Nel 2012, per motivazioni mai comprese dai più, fu trasferito da Sabbioneta e nominato arciprete della Comunità di Calcio, dove si fece apprezzare ed amare fino al 6.4.2015, quando dopo una inguaribile malattia concluse la sua avventura terrena. Mai si è assopito però il ricordo di chi ho ha davvero amato. Nella sua vita: il seminario, il ministero a Castelleone, l’udienza da Papa Giovanni Paolo II, la simpatia e l’allegria, la fraternità, la solidarietà e la fondazione della Caritas, gli emozionanti campi scuola, le chiese aperte nelle ore della notte, le memorabili feste dell’oratorio, i pellegrinaggi di fede, le campane suonate a feste in occasione delle vittorie dell’Inter, la capacità di parlare e coinvolgere le comunità.
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