Un medico lascia San Giacomo delle Segnate: visite a Quingentole
E a San Giovanni il dottore manca da più di un anno. Nel Destra Secchia c'è forte preoccupazione per la situazione dei medici di base: forti difficoltà per gli anziani che devono spostarsi
Giorgio Pinotti
Dal primo gennaio uno dei due medici di medicina generale presenti nel Comune di San Giacomo delle Segnate interromperà l'attività nel paese. Nel Destra Secchia c'è forte preoccupazione per la situazione dei medici di base. Ci sono stati pensionamenti non sostituiti e a San Giovanni del Dosso manca il medico da più di un anno. L'ambulatorio secondario della dottoressa Cristiana Bazolli, che si trova in via Marconi a San Giacomo, verrà chiuso e tutta l'attività sarà spostata nel suo ambulatorio che si trova a Quingentole, in piazza Italia. La Bazolli continuerà a ricevere i suoi pazienti, che desiderano continuare ad essere assistiti da lei, nell'ambulatorio di Quingentole. Una situazione che può provocare comunque disagi in particolar modo per le persone più anziane e che hanno difficoltà a spostarsi in auto, anche per pochi chilometri. A San Giacomo delle Segnate è presente un altro medico di base con il suo ambulatorio, quindi il paese non resta scoperto. Va però analizzata la situazione generale dell'area. La carenza dei medici di medicina generale è un problema che riguarda tutto il territorio nazionale, ma in alcuni territori periferici, come quello del Destra Secchia, il problema si acuisce, essendo luoghi poco attrattivi per i pochi professionisti disponibili che volessero insediare un nuovo ambulatorio. In questo caso, dal primo gennaio, non si perde un medico, ma un ambulatorio in un paese, una circostanza che si inserisce in un contesto di area più ampio. Negli ultimi due anni alcuni medici di base sono andati in pensione e non sono stati sostituiti, altri si sono trasferiti, San Giovanni del Dosso non ha più un medico di base stabile. La riduzione generale del numero dei professionisti, inoltre, causa il fatto che il numero dei pazienti si redistribuisca su quelli che restano a esercitare nel paese o in quelli limitrofi, spesso i medici si trovano quindi con un numero di assistiti che continua ad aumentare, costringendoli a un super lavoro per garantire il servizio a tutti. Recentemente il problema è emerso anche durante la riunione della commissione servizi alla persona di Sermide e Felonica. Nel paese dal 2024 sarà aperta una Casa di comunità, struttura prevista nella riorganizzazione della sanità territoriale lombarda, c'è tuttavia preoccupazione per il reperimento dei professionisti.
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