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La ricetta dell’assessore regionale Guidesi per il rilancio: «Fare sistema come con la Zls»

Critica alla politica monetaria della Bce: «Alzare i tassi non è la soluzione e limita la competitività»

Igor Cipollina
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

L’ottimismo dell’impresa e il pessimismo del mercato, con l’incubo dell’accesso al credito, le pastoie della burocrazia, il salasso dell’energia, il disallineamento tra offerta e domanda di lavoro. E poi c’è la provincia di Mantova, col suo eterno «sentimento di lateralità» rispetto al complesso della Lombardia, come lo identifica il direttore della Gazzetta di Mantova, Enrico Grazioli. A metterci la faccia è l’assessore regionale allo sviluppo economico, Guido Guidesi, a Mantova per rispondere alle preoccupazioni e alle critiche delle categorie tutte, dagli artigiani agli industriali, i commercianti e le cooperative. A viso aperto, Guidesi, attento a non buttarla troppo in politica, che la sua non vuole essere una passerella elettorale ma la penultima tappa di un viaggio per tutte le province lombarde, ricche della loro diversità e «con un grande potenziale ancora da esprimere» attraverso un modello flessibile di sistema. Il capolinea sarà Lecco.

Il dente delle categorie batte su infrastrutture, credito, energia, formazione. Guidesi, che pure arriva a Mantova con in tasca un nuovo pacchetto economico da 288 milioni di euro per le imprese (leggi articolo nella pagina a fianco), non nasconde la preoccupazione per l’attuale politica monetaria europea: l’aumento dei tassi «non funziona rispetto all’aggressione dell’inflazione sul costo della vita», al contrario «limiterà il ricorso al credito» e minaccia di ostacolare il rilancio delle imprese.

Altro tema cruciale che appassiona Guidesi è quello della «neutralità tecnologica», il principio per il quale non è opportuno scommettere su una sola tecnologia. Vedi alla voce automotive: la frecciata è ancora per l’Europa, decisa a mettere al bando i motori endotermici dal 2035. «Se l’obiettivo è la mobilità a impatto zero, dobbiamo poter decidere come arrivarci – argomenta l’assessore regionale – l’omologazione limita la libertà d’azione, l’ingegno imprenditoriale, la ricerca». In una parola, la competitività. Insomma, il cambiamento va governato.

Guidesi non svicola, ha una risposta per tutti. Per Ercole Montanari (Confcommercio), che sollecita la Regione «a fare di più e meglio». Per Claudio Bollani(Confcooperative), Elisa Rodighiero (Cna), Lorenzo Capelli (Confartigianato), Gianni Rebecchi (Confesercenti), Francesco Ferrari (Apindustria), Edgardo Bianchi (Confindustria). E pure per il presidente della Provincia, Carlo Bottani. C’è chi chiede di modulare gli aiuti alle dimensioni delle imprese – «abbassare l’asticella» dice Rodighiero – e chi mette sul tappeto della discussione il tema del capitale umano (primo tra tutti il commissario della Camera di commercio, Carlo Zanetti) allacciato a quello della formazione. La questione è anche culturale: «Occorre sensibilizzare le famiglie – incalza Ferrari – ci vorrebbero meno psicologi e filosofi».

Ci vorrebbero più giovani formati per rispondere alle esigenze espresse dalle aziende del territorio. In tal senso occorre fare di più per gli istituti tecnici superiori – concordano tutti – sbocco prezioso per il mondo del lavoro. Pure l’università avrebbe bisogno di una spinta esterna – annota Bianchi – «perché a Mantova cresce poco». E se i giovani vanno a studiare altrove, nove volte su dieci li perdi. Li consegni al mondo.

Tra tante incertezze, una gioia potenziale: la Zona logistica semplificata (Zls), progettata attorno al porto di Mantova. Oasi felice che promette di attrarre imprese attraverso semplificazioni amministrative, vantaggi fiscali e accesso facilitato al credito. Un esempio virtuoso di come la Regione ha sposato la volontà del territorio, secondo un «metodo federalista»: l’augurio di Guidesi per Mantova è che dal governo arriva il via libera. «Significherebbe aver vinto una battaglia insieme, giocando in squadra. E diventerebbe un metodo». Il sistema Mantova.

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