Il Presidio del Chiese e il no ai depuratori: una storia di 500 giorni
La protesta pacifica davanti alla prefettura di Brescia. Una tre giorni ha celebrato lo storico traguardo dei militanti
Luca Cremonesi
Sono 500 i giorni di mobilitazione costante e giornaliera del Presidio 9 Agosto in piazza Broletto, vicino alla Prefettura di Brescia, per i militanti e le associazioni che si oppongono alla costruzione dei due grandi depuratori del Garda sulle sponde del Chiese.
Una manifestazione pacifica che ha tagliato il traguardo delle 500 giornate di presenza fisica e concreta sul territorio. Uno sforzo enorme che ha visto attivi anche militanti mantovani uniti a quelli bresciani (in maggioranza) e trentini, e cioè di quei comuni che sono attraversati dal fiume Chiese. Per celebrare questo traguardo c'è stata una tre giorni, che si è conclusa ieri con una manifestazione davanti alla sede di Regione Lombardia, che si è svolta a Brescia. In piena sintonia con quanto accaduto fino ad oggi, al presidio sono arrivati militanti e ospiti speciali, come il giornalista Paolo Cacciari, per parlare del presente e del futuro del presidio.
«Tanta la fatica fatta, tanta la strada ancora da percorrere, ma con la consapevolezza e l'orgoglio di fare qualcosa di grande, di tenere aperta una partita che qualcuno pensava di avere chiuso con la forzatura del commissariamento» spiegano i promotori del Presidio.
Il presidio nasce 500 giorni fa per contestare la scelta di far gestire la questione della depurazione delle acque del Garda al prefetto di Brescia. Questo, una volta sentite le parti in causa, ha deciso che il progetto fattibile era quello con due depuratori, uno a Montichiari e uno a Gavardo. In questo modo si vanno a creare tre punti di depurazione, contro il singolo punto di Peschiera del Garda dell'attuale situazione.
Peschiera, dunque, si trova a depurare le acque del Garda veneto (principalmente), e i lavori di sistemazione e ampliamento sono già in essere; mentre Gavardo e Montichiari depurerebbero le acque del Garda bresciano, scaricando poi nel fiume Chiese.
Su questa sponda del lago, però, le opere non sono ancora iniziate.
La tre giorni di mobilitazione straordinaria ha visto, poi, domenica la Corsa per la Vita del maratoneta Carmine Piccolo, che si è svolta tra i comuni di Salò, Gavardo e Montichiari.
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