Palazzi: San Nicolò riparte entro marzo, completeremo la comunità per disabili
Annuncio a sorpresa del sindaco in consiglio comunale della ripresa dei lavori dopo due anni
SANDRO MORTARI
«Oggi abbiamo approvato il riavvio dei lavori a San Nicolò» fermi da oltre due anni. L’annuncio, a sorpresa, è arrivato dal sindaco Mattia Palazzi in consiglio comunale, durante la replica agli interventi dei consiglieri di minoranza e di maggioranza sul bilancio dell’Aspef, l’Azienda comunale per i servizi alle persone e alle famiglie. Palazzi ha risposto alle critiche del centro destra che aveva osservato come non sia stata realizzata, a San Nicolò, la promessa comunità per disabili di Aspef. «Oggi (ieri, ndr.)– ha detto – abbiamo approvato la ripresa dei lavori a San Nicolò dopo la variante per il cimitero ebraico per rispettare i precetti ebraici» aggiungendo poi, a microfoni spenti, che le ruspe sarebbero tornate in azione «tra febbraio e marzo prossimi». Ha, quindi, ricordato che il Comune dovrà trovare un milione e mezzo di euro necessari a coprire i costi in più «o con un mutuo oppure con l’avanzo di amministrazione». E ha aggiunto: «Abbiamo deciso di completare la comunità disabili di Aspef e il recupero degli altri capannoni».
Al termine dell’intervento del sindaco l’aula ha votato il bilancio di previsione dell’Aspef. I sì sono stati 26 (la maggioranza più Costani e Bertellini), cinque gli astenuti (Anceschi, Gorgati e Rossi della Lega, Baschieri di Forza Italia e Rossi di Mantova ideale). Il bilancio 2023 di Aspef chiude in pareggio «senza alcun stanziamento integrativo del Comune e senza aumentare le rette dal 2023 al 2025» ha detto il presidente Genovesi, che nel suo intervento ha ricordato la figura del direttore Eugenia Ascari, mancata qualche settimana fa. Baschieri ha rimarcato come nessuno dei progetti annunciati all’inizio del mandato, tra cui il centro disabili, la comunità per minori e il centro riabilitativo dei disabili, siano stati realizzati. Gorgati ha chiesto come farà Aspef a non aumentare le rette delle case di riposo per tre anni. «Né il sindaco e nemmeno Genovesi – ha poi detto – mi hanno risposto». Nicolini della lista Palazzi ha definito «un atto di coraggio non aumentare le rette» mentre il socialista Grazioli ha puntato il dito contro la Regione che «nel 2005 contribuiva a coprire le rette con 37 euro a fronte degli ospiti che ne mettevano 36, mentre adesso il rapporto è 41 a 57-60». Per Costani (Saf) Aspef è «garanzia completa di servizi indipendentemente dal passivo di bilancio», mentre Cantarelli (Sinistra italiana) ha espresso perplessità sulla mancata stabilizzazione di lavoratori esterni di Aspef. Gli ha risposto Palazzi dicendo che si sta studiando la stabilizzazione, «senza dimenticarne i costi». E ha garantito che Aspef «resterà pubblica». Oggi alle 17.30 continua la maratona che porterà all’approvazione del bilancio 2023 del Comune.
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