Record di visitatori a San Biagio: centinaia ad ammirare la natività multicolor
L’organizzatore: mai così tanta gente per l’allestimento.L’8 gennaio ci sarà la visita del vescovo Busca
Camilla Sorregotti
La luce delle fiaccole illumina il villaggio di Betlemme e la mangiatoia dove riposa Gesù bambino appena nato.
Siamo al presepe vivente di San Biagio, che ha aperto le porte ai visitatori il giorno di Natale e di Santo Stefano per le prime rappresentazioni della Natività. In contemporanea si è tenuto l’altro presepe vivente a Grazie di Curtatone. Sarà possibile visitare il presepe anche l’1, il 6, l’8 e il 15 gennaio. Passeggiando all’interno del villaggio si incontrano le botteghe del fornaio, del fabbro, delle sarte, il venditore di pesce, lo scultore e moltissimi altri lavoratori impegnati in attività tipiche dell’epoca di Gesù.
Santo Stefano al presepe vivente di San Biagio
Le fiamme delle fiaccole creano un’atmosfera molto suggestiva, soprattutto durante la rappresentazione della Natività, momento nel quale i figuranti sono impegnati nella messa in scena dell’Annunciazione, della nascita di Gesù, dell’adorazione dei pastori ecc. Il pubblico, fuori dal villaggio, assiste in religioso silenzio alla rappresentazione e al termine si dirige verso la mangiatoia per ammirare Gesù appena nato, interpretato da un bimbo di pochi mesi, adagiato in una culla vicino a mamma e papà. Ad assistere alla rappresentazione c’erano centinaia di persone, mai così tante al presepe vivente di San Biagio.
«È la prima volta che vediamo così tanta gente – racconta Maurizio Riccadonna, organizzatore dell’evento – Forse perché dopo gli anni del Covid le persone hanno voglia di silenzio, di respirare il clima che c’è qua. Noi siamo felicissimi di questo, soprattutto perché vediamo tante famiglie, tanti bambini».
Il 25, primo giorno del presepe vivente, la sacra famiglia è stata interpretata da mamma, papà e bimbo ghanesi, i quali torneranno anche l’8 gennaio, quando farà visita anche il vescovo Marco. «Oltre alla famiglia ghanese c’erano anche altri dieci ragazzi della stessa comunità e quando i loro genitori li hanno accompagnati si sono proposti anch’essi di fare i figuranti – aggiunge Riccadonna – Questo per noi è un grande motivo di soddisfazione. Anche oggi (ieri) altre tre o quattro persone sono arrivate per visitare il presepe e ci hanno chiesto se potessero partecipare. Non abbiamo più vestiti, quindi vuol dire che solo in questa giornata ci sono 160 figuranti». Il presepe di San Biagio è unico nel suo genere, perché di norma nei presepi viventi non vengono fatte rappresentazioni, ma è possibile visitare solamente il villaggio. Ogni anno, inoltre, l’allestimento di San Biagio varia e migliora, vengono aggiunte delle costruzioni oppure vengono rinnovate e sono presenti sempre moltissimi figuranti.
«Per i volontari ormai è una tradizione essere qui in questi giorni, soprattutto a Natale – conclude Riccadonna – e non rinuncerebbero per niente al mondo».
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