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Il pirata si è fermato per far sparire le tracce

Dopo aver investito il cuoco viadanese sarebbe infatti sceso dalla sua Bmw bianca soltanto per portare via dei rottami dell’auto

1 minuto di lettura

Non si è fermato per prestare soccorso a Andrea Lodi Rizzini,

il cuoco 43enne di Cogozzo di Viadana che aveva investito e scaraventato nel fosso a lato della strada. Ma il 60enne in

carcere a Mantova accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso,  si sarebbe sì fermato, ma per far sparire le tracce dell’impatto. Sarebbe infatti sceso dalla sua Bmw bianca soltanto per portare via dei rottami dell’auto. Cinque giorni dopo la morte di Andrea Lodi Rizzini, travolto e ucciso la sera della vigilia di Natale sul ponte tra Viadana e Boretto e il cui corpo è stato ritrovato il giorno dopo, i carabinieri della compagnia di Viadana sono riusciti a identificare e rintracciare l’automobilista che lo ha investito.

E’ un 60enne originario di Cosenza e residente in Svizzera, che era

venuto a trascorrere la vacanze di Natale nel Viadanese insieme ai parenti che vivono un po’ a Viadana, un po’ a Brescello. L’uomo alloggiava in un albergo a Viadana: quando è successo l’incidente forse stava tornando dalla cena della Vigilia con i famigliari. E sembra che viaggiasse ad una velocità almeno doppia rispetto ai limiti in quel tratto (50 km all’ora). I carabinieri della Compagnia di

Viadana,con un lavoro certosino, in quattro giorni sono riusciti a

risolvere il caso e a dare un nome all’investitore. Grazie ad alcune parti di carrozzeria trovate sul luogo dell’incidente, sono risaliti al modello dell’auto: una Bmw bianca del 2012. Ma non avevano la targa: con l’aiuto dei video delle telecamere di sorveglianza e una ricerca compiuta cortile per cortile, alla fine hanno trovato l’auto

parcheggiata in un’area di sosta pubblica. E senza alcun dubbio hanno capito che era l’auto investitrice, perché mancante di pezzi trovati sulla strada.

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