Serrande chiuse per la carpenteria Morandi di San Siro
San Benedetto Po, l’azienda famigliare ha terminato l’attività il 31 dicembre dopo 45 anni di impegno. «Il lavoro non mancava ma c’è troppa burocrazia»
Oriana Caleffi
A fine 2022, dopo 45 anni di attività, ha chiuso i battenti la carpenteria metallica di Maurizio e Luigi Morandi con sede a San Siro. Oltre ai due titolari, l’officina dava lavoro ad altre sei persone: un’impiegata e cinque operai. «Una piccola realtà artigiana che, grazie ad anni di dedizione ed instancabile lavoro, era diventata un punto di riferimento ed una eccellenza nella lavorazione dell'acciaio», come ha spiegato il sindaco Roberto Lasagna, consegnando ai fratelli Morandi una pergamena per esprimere le sue sincere congratulazioni.
L’azienda era stata fondata nel marzo del 1977 da Maurizio, che fin da ragazzo aveva imparato i segreti del mestiere dallo zio, che aveva un’officina meccanica in via Trieste a San Benedetto Po.
Quando poi lo zio aveva chiuso la sua attività, dopo un periodo come operaio, aveva deciso di fare il grande salto mettendosi in proprio. All’inizio aveva preso alle sue dipendenze il fratello Luigi, che divenne suo socio nel 1985. «Il lavoro non è mai mancato – afferma Maurizio – anche se nel tempo le nostre produzioni si sono diversificate».
Inizialmente, dall’officina uscivano arredi da giardino, ma anche attrezzature per l’agricoltura e per l’edilizia. Poi, in particolare dopo il terremoto del 2012, l’azienda si era specializzata nella fornitura di intelaiature metalliche per consolidamenti strutturali utilizzati in molte chiese del Mantovano o di province limitrofe, per scuole ed altri ambienti pubblici, guadagnandosi la stima di clienti provenienti anche da Padova ed Udine. Tra i lavori eseguiti a San Benedetto Po possiamo ricordare la scala interna e i cancelli del campanile di San Floriano, che ora consentono la visita turistica. L’azienda ha chiuso non per mancanza di lavoro «ma per stanchezza e troppa burocrazia».
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