Pista di porta Mulina piena di buche: il Comune di Mantova prepara la riqualificazione
Intervento da 80mila euro sul tratto alle spalle della Zanzara. L’assessore Martinelli: complicato il ripristino della ciclabile sui bastioni
Nicola Corradini
Nelle pieghe degli avanzi di bilancio del 2022, l’assessorato ai lavori pubblici è riuscito a ricavare gli 80mila euro necessari per riqualificare un tratto della ciclabile che dal Vasarone (zona porta Mulina alle spalle del chiosco La Zanzara) si spinge verso Belfiore. È la pista che percorre tutta la sponda del lago Superiore e che nel verso opposto porta alla sede del circolo Canottieri. Il tratto su cui interverrà il Comune è quello alto, che scorre a fianco della ferrovia e supera un ponticello. Chi lo utilizza, in bicicletta o a piedi, lamenta da tempo le pessime condizioni della pavimentazione. Il problema maggiore è la presenza di buche. «E hanno ragione – osserva l’assessore ai lavori pubblici, Nicola Martinelli – in effetti quel tratto necessita di un intervento di manutenzione o, meglio, di riqualificazione. Per questo motivo già alla fine di novembre abbiamo finanziato l’opera nell’ambito delle variazioni di bilancio. In questi mesi abbiamo avviato l’iter per l’affidamento dei lavori che si concluderà a giorni. Interverremo non solo sulla pavimentazione, ma anche su alcune strutture di sostegno e sostituendo i parapetti in cattive condizioni. L’unica incognita è rappresentata dall’autorizzazione che dovrà concederci la società ferroviaria Rfi per lavorare a ridosso della massicciata. Ci stiamo informando per trovare la soluzione più rapida».
I lavori per riqualificare il tratto di pista richiederanno circa un paio di mesi. Questo significa che, se non ci saranno lungaggini nella procedura di autorizzazione da parte di Rfi, la ciclabile dovrebbe essere messa a nuovo giusto in tempo per la tarda primavera. È indubbiamente un intervento atteso, visto che si tratta di uno snodo importante nella rete ciclabile cittadina e in particolare nei collegamenti per le due ruote sulle sponde dei laghi.
Rimangono ancora impraticabili, però, altre due piste importanti e già esistenti: quella dei bastioni, che porta a Cittadella e quella di via Brennero, percorso rilevante per il collegamento ciclistico e pedonale tra Valletta Valsecchi, zona industriale, Virgiliana e sponda sinistra del lago Inferiore. Sono situazioni, però, con problematiche di diversa natura. La pista sui bastioni, costruita nel 2011 e inaugurata soltanto quattro anni dopo, è stata chiusa due anni fa per consentire i lavori dell’Aipo sul Vasarone. È fondamentale soprattutto per chi dai quartieri della periferia nord (a partire da Cittadella) vuole raggiungere il centro evitando di percorrere la trafficata e pericolosa via Verona.
«La pista è chiusa – spiega Martinelli – perché sono stati rilevati gravi danni alle travi di sostegno. In parole povere, il legno è marcito. Abbiamo stimato che il lavoro di sistemazione costa almeno 80mila euro, ma il problema più importante è individuare le modalità più sicure per intervenire. I tecnici le stanno elaborando, perché sarà un’operazione complessa visto che riguarda travi sospese a diversi metri dalla superficie del lago. Una volta chiarito l’approccio sicuro e designato il quadro economico (penso entro la primavera), scatterà la ricerca dei fondi». Per quanto riguarda la ciclabile di via Brennero, il Comune attende la sentenza con cui il Tar stabilirà chi deve occuparsi del monitoraggio ambientale.
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