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Il vescovo a San Biagio per il presepe vivente: «La fede è famiglia»

Appuntamento mantenuto nonostante il cattivo tempo. L’ultima rappresentazione si terrà domenica prossima

Camilla Sorregotti
1 minuto di lettura

La pioggia caduta ieri non ha ostacolato il presepe vivente di San Biagio, che, giunto alla quinta giornata ha aperto comunque le sue porte ai visitatori. Il meteo non proprio favorevole non ha frenato nemmeno il vescovo Marco, habitué del presepe, come lui stesso si definisce, che ieri ha deciso di visitare il villaggio di Betlemme e di assistere alla rappresentazione della Natività, prima di celebrare la messa in ricordo dei figuranti defunti. L’affluenza registrata ieri non è certo comparabile con quella delle prime giornate, ma tirando le somme, visto che si è giunti quasi al termine di questa edizione (l’ultimo appuntamento sarà domenica 15), si può dire con certezza che mai prima d’ora si erano viste così tante persone.

Lo conferma anche Maurizio Riccadonna, l’organizzatore dell’evento: «Siamo orgogliosi che siano arrivati così tanti visitatori. Il 26 e l’1 sono state le giornate migliori, abbiamo addirittura dovuto allargare la zona dove il pubblico assiste alla rappresentazione. Oggi (ieri per chi legge ndr) purtroppo piove, ma non importa. Anche se ci sono poche persone vorrà dire che faremo il presepe per noi. La cosa inaspettata è che abbiamo ricevuto molte chiamate da persone provenienti da altre province, anche fuori regione, che volevano sapere se il presepe fosse aperto».

Insieme con il vescovo Marco Busca durante la visita al villaggio c’era anche il sindaco di Bagnolo San Vito, Roberto Penna. «Il presepe è il fiore all’occhiello del nostro Comune – spiega Penna – Questo grazie al grande lavoro che fanno coloro che lo organizzano. Credo che dopo la pandemia le persone abbiano voglia di uscire e questo sicuramente spiega i numeri che abbiamo registrato quest’anno. Il nostro presepe ha sfondato i confini provinciali e anche regionali».

Il vescovo Marco, che ogni anno visita il presepe di San Biagio, ritiene che questo sia un pezzo fondamentale del Natale. «Il presepe permette di immergersi concretamente in questo momento. Tra i visitatori ci sono moltissime famiglie con bambini, i quali possono capire cosa significa il Natale facendo un’esperienza adatta alla loro età. La rappresentazione del villaggio mostra che la fede non è qualcosa di avulso, ma è famiglia, lavoro, unione».

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