Il congresso della Cgil: «Formazione di alta qualità e serie politiche industriali»
Il primo dei due giorni di lavori al Mamu: la relazione del segretario generale Soffiati. L’11 gennaio intervento di Majorino, candidato alla presidenza della Regione

Dalla necessità di attivare politiche industriali in grado di rilanciare la nostra provincia e garantire il lavoro e il futuro ai giovani, all’urgenza di una normativa che tenga insieme salario minimo e legge sulla rappresentanza sindacale, passando per le problematiche del climate change che impongono di adottare politiche industriali sempre più green.
Sono questi alcuni dei moltissimi temi toccati dal segretario generale della Cgil di Mantova, Daniele Soffiati, ieri al Mamu nel primo dei due giorni del decimo congresso provinciale della Camera del Lavoro di Mantova che oggi eleggerà segretario e segreteria.
Ad aprire il congresso, di fronte a una platea di lavoratori, pensionati, rappresentanti delle istituzioni, delle categorie e dell’associazionismo, è stata Gabriella Zucchelli, ex lavoratrice Corneliani che ha vissuto sulla propria pelle i mesi drammatici della vertenza risoltasi in maniera positiva grazie al grande lavoro del sindacato. Aspetto, questo, sottolineato anche dal Soffiati che, prima di iniziare la sua relazione ha ricordato, parlando con la stampa, i risultati ottenuti nei mesi terribili del covid: «Grazie alla spinta fortissima del sindacato, e della Cgil in particolare, si sono ottenute misure fondamentali per salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone come il blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione covid, i protocolli sulla sicurezza. Sono stati anni complicati in cui riteniamo che i governi non ci abbiano ascoltato su molti punti fondamentali come le politiche fiscali che devono andare maggiormente incontro alle fasce più deboli della popolazione».
Nel corso della sua relazione, Soffiati ha posto l’accento su un tema fondamentale come «l'assenza di politiche industriali necessarie a programmare il futuro del Paese», ha detto.
Alcuni dati citati dal segretario evidenziano «un processo di drammatica deindustrializzazione che va di pari passo con una conclamata crisi demografica: il numero degli abitanti in Italia è in continuo calo e la popolazione è sempre più anziana». Per questo è «necessario pianificare politiche industriali perché ciò significa evitare lo svuotamento del Paese».
I dati della Fondazione Migrantes, citati da Soffiati, evidenziano il pericolo: i mantovani emigrati all'estero in quindici anni sono aumentati del 250% e ad andarsene «sono - ha specificato - le persone nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 49 anni, in cui si concentra la maggior parte della forza lavoro».
Anche per questo, secondo Soffiati, è necessario che Mantova e provincia puntino sull’industria: «Mantova non può prescindere dalla propria vocazione industriale. È necessario cercare di trattenere i giovani con un’offerta formativa di qualità che possa avere un collegamento col tessuto produttivo dei territori. In tal senso, rappresentano davvero un passo in avanti i corsi di laurea attivati negli ultimi anni come Ingegneria informatica per l’industria 4.0, o in arrivo come Chimica verde. L’obiettivo è attrarre investimenti. I futuri insediamenti nel polo logistico di Valdaro costituiranno un considerevole sbocco lavorativo, anche per figure di alta professionalità».
Soffiati ha poi posto l’accento sul tema di «una legge sulla rappresentanza che, agganciata al salario minimo, può far piazza pulita dei molti contratti pirata».
Negativo e netto il giudizio sulla Finanziaria licenziata dal governo, definita «sbagliata, regressiva e classista perché non va incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Non aumenta i salari, alza la soglia della flat tax fino a 85mila euro e reintroduce i voucher».
La parola è poi passata al professor Paolo Graziano dell’Università di Padova ha tenuto una lectio magistralis sul rapporto fra produzione industriale e transizione ecologica e ha sottolineato il grosso lavoro fatto dai sindacati per portare nel dibattito pubblico sul un modo per produrre meglio e in modo sostenibile.
A chiudere i lavori di giornata il segretario organizzativo di Cgil Lombardia, Daniele Gazzoli.
L’11 gennaio sono previsti gli interventi di Pierfrancesco Majorino, candidato per il centrosinistra alla presidenza della regione Lombardia, Alessandro Pagano, segretario generale della Cgil Lombardia e Lara Ghiglione della segreteria generale della Cgil nazionale.
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