In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

L’addio a Magelli, padre della Croce Verde, don Pavesi: «Uno spirito avventuroso»

Ai funerali dell’ex presidente dell’associazione di pubblica assistenza una schiera di ambulanze e decine di soccorritori e volontari

Camilla Sorregotti
1 minuto di lettura

L’ultimo saluto al geometra Franco Magelli, fondatore e primo presidente della Croce Verde di Mantova, deceduto domenica 8 gennaio nella sua abitazione all'età di 91 anni. Ad attendere il feretro, davanti alla basilica di Sant’Andrea, una schiera di ambulanze, insieme ai soccorritori dell’associazione di pubblica assistenza, riuniti per onorare la memoria del loro fondatore, alla famiglia e agli amici.

La Croce Verde a Mantova nacque nel 1977 dalla volontà del geometra Magelli di risolvere il problema della mancanza di ambulanze sul territorio. Diventò operativa solo quattro anni dopo, nel 1981. All’epoca non esistevano le tante associazioni che ci sono ora e i mezzi di trasporto per il primo soccorso non erano sufficienti.

L’idea di creare un nuovo servizio venne da un gruppo di Scout adulti di cui facevano parte, tra gli altri, Gilberto Bellastrada, scomparso nel 2007, e Franco Magelli. «È proprio lo spirito scoutistico che gli era rimasto dentro, ad aver ispirato Franco – racconta don Renato Pavesi, il rettore della basilica Sant’Andrea, che ha celebrato la messa –. Era lo spirito dell’avventura, perché lui non sapeva come sarebbero andate le cose. Per avventurarsi bisogna usare la testa, ma essere consapevoli che non si avranno troppe sicurezze. La fede è proprio questo: sapersi affidare. Quando avviene questo, allora nasce un’opera bella».

Magelli oltre ad aver fondato la Croce Verde, ne è stato anche presidente, e per ventiquattro anni ha sempre ricoperto cariche importanti all’interno del cda dell’associazione. È ricordato con affetto e stima da tutti coloro che hanno avuto modo di lavorare con lui.

«Franco mi diceva sempre che è stato molto faticoso mettere in piedi l’associazione, anche perché a Mantova non esistevano realtà del genere – continua don Pavesi –. Sono stati molti gli ostacoli, ma il suo spirito dell’avventura l’ha sempre guidato. Con la Croce Verde ha aiutato molte persone a vivere meglio e come lui si è affidato nel percorso di creazione dell’associazione, ha fatto in modo che anche gli altri si affidassero». 

I commenti dei lettori