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Violenza su due bambine mentre la mamma è al lavoro

A processo un trentenne. La denuncia partita nel 2016 dalla compagna badante. Le figlie avevano 10 e 17 anni

dm
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

Una brutta storia di abusi su minori è finita in tribunale a Mantova. Durante la breve udienza (le parti offese non sono comparse in aula perché non vivono più in Italia e non sono ancora state rintracciate) è stato sentito un maresciallo della Compagnia di Casalmaggiore che il 4 marzo del 2016 aveva raccolto la denuncia di una mamma.

Una mamma straniera, originaria di un Paese dell’Est, arrivata in Italia come tante donne di quell’area di Europa, per sfuggire alla miseria e dare un futuro migliore ai propri figli. La donna, poco più che trentenne, come tante connazionali, dopo anni di sacrifici era riuscita a portare in Italia le figlie. Nel 2016 le ragazze avevano dieci e diciassette anni, quindi entrambe minorenni.

La donna a quel tempo viveva in un comune del Viadanese con un coetaneo, italiano.

A un certo punto della convivenza, gli strani segnali arrivati dalle figlie, le avevano fatto sorgere un terribile dubbio. Il dubbio, dopo una serie di domande ben poste, era diventato certezza: il suo compagno, mentre lei era al lavoro, spesso anche di notte, in casa di qualche anziano, abusava delle sue bambine. Molestie nei confronti della più piccola; rapporti completi con la maggiore, la quale pare che si fosse invaghita di quell’uomo più grande di lei, che le prometteva chissà cosa. Ma poco importa che lei fosse consenziente o no: era minorenne, quindi il reato è “violenza su minori”.

In attesa che la procura riesca a rintracciare le parti offese, forse emigrate in Gran Bretagna, il processo è stato rinviato al 25 settembre.

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