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Protesta dei pedoni a Montanara: «Roulette russa per attraversare»

Alcuni cittadini chiedono agli enti competenti di trovare una soluzione per aumentare la sicurezza nell’abitato della frazione

R.N.
1 minuto di lettura

«Prima di attraversare la strada, a Montanara bisogna farsi il segno della croce». I cittadini chiedono agli enti competenti di trovare una soluzione per aumentare la sicurezza dei pedoni nel centro del paese. Qualcosa peraltro si starebbe già muovendo. L’abitato della frazione è attraversato da una trafficatissima strada provinciale (l’ex statale Sabbionetana). «Per moderare la velocità delle auto in arrivo – notano alcuni residenti – ci sono due autovelox con limite ai 70 prima e dopo l’abitato; ma, superato il dispositivo, tanti automobilisti tornano ad accelerare e percorrono il paese a grande velocità». Alle estremità dell’abitato sono allestiti inoltre due attraversamenti pedonali con semaforo a chiamata. «Ma l’attraversamento che veramente bisognerebbe mettere in sicurezza - dicono i cittadini – non è provvisto di semaforo e impianto a chiamata. Prima di gettarsi sulle strisce pedonali e attraversare, in certi momenti bisognerebbe recitare una preghiera». Il riferimento è all’attraversamento più centrale, quello in prossimità di tabaccheria e alimentari. Alcuni residenti ne hanno parlato informalmente con tecnici della Provincia e operatori del Comando di Polizia locale.

«In effetti ci è stata data ragione: tutti convengono che bisognerebbe fare qualcosa per mettere in sicurezza l’attraversamento più centrale».

La Polizia locale, a quanto pare, ha raccolto la segnalazione e inviato una nota alla Provincia, allo scopo di avviare un confronto. Le possibili soluzioni suggerite dai cittadini: un impianto semaforico a chiamata, attivabile dai pedoni stessi; un semaforo rosso-stop, per rallentare la velocità delle auto in transito; oppure la posa di dossi moderatori, che però non vengono visti bene da tutti perché potrebbero provocare rumori e vibrazioni dannose per le abitazioni prospicienti.

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