Asola, scoperto il busto di San Crisostomo: «La statua è lucida»
Festa per il patrono con l’estrazione della reliquia dalla cripta. L’antica credenza: se è pulita, i raccolti saranno proficui
Luca Cremonesi
«E' bello lustro», detto in dialetto, è la frase che tutti gli asolani aspettano ogni anno, la mattina del 27 gennaio, quando sindaco e parroco estraggono la reliquia di San Crisostomo dalla cripta della Cattedrale.
Un'antica usanza, mutuata dal mondo contadino, vuole che se il reliquiario si presenta lucido, nel momento in cui viene tolta la stoffa che lo protegge nella cripta, allora sarà un anno proficuo per i raccolti del paese. Asola, infatti, festeggia il suo patrono il 27 gennaio, anniversario del ritorno del corpo di Crisostomo a Costantinopoli (nel 438 D.C.).
Anche quest'anno, dunque, la reliquia di Giovanni Crisostomo (nato ad Antiochia nel 347 D.C.), ha fatto il suo miracolo davanti alle molte persone che, alle sette del mattino, dopo il suono delle campane, si sono ritrovate nella Cattedrale. Qui il sindaco Giordano Busi e il parroco don Luigi hanno aperto la cripta ed estratto la reliquia che è stata esposta, appena tolto il panno, all'ingresso della cappella per la venerazione dei presenti.
«E' bello lustro» è la frase che rasserena i fedeli e, di fatto, apre questa celebrazione che vede una prima messa alle 7.30, una seconda alle 10 e, infine, una terza alle 18. Questo è il momento più particolare che, dopo l'emergenza Covid, torna ad animare la piazza del paese. La reliquia, infatti, prima di essere rimessa nella cripta, viene portata sul sagrato. Qui, nel silenzio della popolazione, c'è il momento di preghiera collettivo. Una tradizione importante in paese perché San Crisostomo è stato scelto dalla comunità di Asola come santo in alternativa ai precedenti San Faustino e Giovita, i santi della città alla quale Asola era politicamente legata al tempo (fra il 1600 e il 1700), e cioè Brescia, e lo ha celebrato erigendo all’interno della Cattedrale una ricca cappella a lui dedicata eretta tra il 1690 ed il 1692 per volontà di Redone.
La particolarità di questa cappella, che ha sicuramente aumentato la devozione tra la comunità, è la presenza della reliquia di San Giovanni Crisostomo, la sua mascella, una parte importante del Santo soprannominato da sempre "Bocca D'Oro" per le sue capacità oratorie. Festa, dunque, è stata ad Asola sia per il ritorno alla normalità della festa patronale sia, appunto, per il fatto che il reliquiario era lucido.
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