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Pochi alloggi per i profughi, la prefettura lancia un bando

Si cercano soluzioni temporanee per i richiedenti asilo. L’appello di palazzo di Bagno: «Difficoltà a reperire alloggi e associazioni del Terzo settore disponibili». La ricerca era stata anticipata dal prefetto Iorio in occasione dell’emergenza pakistani. Candidature da inoltrare all'indirizzo protocollo.prefmn@pec.interno.it

Aggiornato alle 1 minuto di lettura

È stato pubblicato sul sito web della prefettura l’avviso pubblico per la selezione di uno o più operatori per l’affidamento del servizio di accoglienza temporanea dei richiedenti protezione internazionale. Il bando costituisce un’assoluta novità in tema di accoglienza perché realizza una terza via tra il sistema tradizionale e quello degli hotspot di frontiera: si tratta di un unicum a livello nazionale, che contempera la necessità di garantire una prima accoglienza e i servizi essenziali ai migranti che giungono nel Mantovano con le difficoltà riscontrate nel reperimento di alloggi e di operatori del Terzo Settore disponibili a incrementare i posti dei Centri di accoglienza straordinari. Il prefetto Gerlando Iorio ha più volte segnalato queste difficoltà in relazione all’accoglienza di profughi pakistani.

«Il nuovo modello di capitolato elaborato da questa prefettura e approvato dal Ministero dell’Interno rispecchia la necessità di provvedere a un "nuovo modo di accogliere" _ si legge in un comunicato della prefettura _  esigenza espressa dal territorio sia nei contesti istituzionali che in quelli più informali, e prevede un modello di accoglienza più agevole e snello ma che sia atto a garantire l’assorbimento in via immediata degli arrivi – per lo più imprevisti di coloro che provengono dalla rotta balcanica – per fornire loro una prima assistenza, vitto, alloggio e un primo screening sanitario, funzionale al successivo ingresso nel circuito C.A.S.. Le prestazioni richieste ai gestori di tale servizio, infatti, saranno limitate a garantire solo alcune delle figure professionali previste dal capitolato ministeriale, a fronte della corresponsione di euro 37,14 pro capite pro die, iva esclusa».

«Il modello di accoglienza cui guarda questa peculiare tipologia dei c.d. C.A.T. (Centri di Accoglienza Temporanea)  _ prosegue _ è volto a fornire una concreta risposta alle esigenze di coloro che giungono sul territorio di questa provincia per richiedere asilo e, al contempo, prende atto delle difficoltà di provvedere al reperimento di ulteriori soluzioni per garantire a costoro accoglienza e assistenza, considerato che i numerosi bandi pubblicati da questa Prefettura in tal senso non hanno ottenuto i risultati sperati. La creazione di tale innovativa forma di accoglienza si colloca nel novero delle misure di più ampio respiro che questa Prefettura sta mettendo in campo in materia di immigrazione, finalizzate all'assistenza, all'inclusione e all'integrazione dei cittadini stranieri presenti sul territorio, quali il Protocollo per l'incontro tra domanda e offerta di lavoro (IDOL) e il Progetto Multitasking per la prevenzione e il contrasto del caporalato.  È possibile presentare la propria candidatura scrivendo all'indirizzo protocollo.prefmn@pec.interno.it entro i 5 giorni successivi alla pubblicazione dell'avviso.

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