È morto nel sonno Corrado Bottani, per 34 anni tipografo della Gazzetta di Mantova
Inutili i soccorsi e il massaggio cardiaco. Abitava a Cittadella: figlio d’arte, aveva iniziato nel 1986 in via Fratelli Bandiera
Sa.Mor.Si è spento oggi, improvvisamente, nella sua casa di Cittadella, Corrado Bottani, per 34 anni tipografo della Gazzetta di Mantova. Aveva 57 anni e da fine marzo 2020 era in pensione dopo una lunga carriera tra tastiere e videoterminali, prima in Citem e poi in Finegil.
Una mazzata per tutti gli ex colleghi quando il fratello Leonardo, giornalista della redazione sportiva, ha dato la notizia. Questa mattina Corrado, che viveva solo, non si è svegliato. È spirato nel sonno, nel suo letto. Quando sono arrivati i soccorsi era già troppo tardi: inutile il massaggio cardiaco tentato nel disperato tentativo di riportarlo alla vita.
Sabato scorso aveva festeggiato in famiglia il compleanno, un momento di felicità. La camera ardente è stata allestita alla casa funeraria Maffioli, in strada Spolverina, dove si è subito radunata una piccola folla di amici e parenti, affranti e increduli. I funerali si terranno domani alle 15.30 nella chiesa di San Michele Arcangelo a Cittadella.
Corrado era figlio d’arte. Il padre Giuliano, infatti, era stato per quasi vent’anni un tipografo della Citem, la vecchia cooperativa proprietaria e poi solo stampatrice della Gazzetta. Una volta in pensione gli era subentrato il figlio Corrado, un 20enne mosso da una grande voglia di lavorare in un settore affascinante come quello dell’informazione anche sul versante tecnico. Era il 3 giugno 1986 quando cominciò la sua avventura gazzettiera. Per farsi le ossa era andato al centro stampa a Virgiliana per poi prendere servizio nella vecchia sede di via Fratelli Bandiera, dove c’erano redazione e tipografia, e nella nuova di Porta Cerese.
Era diventato tastierista, la mansione che consisteva nel ricopiare al videoterminale i testi scritti, preparare grafici e tabelle per arricchire un articolo. Per velocizzare le dita aveva persino preso lezioni di dattilografia dalla mitica Bice.
Era sempre molto disponibile con i giornalisti. Capiva le difficoltà che potevano avere le nuove leve, e questo lo portava ad aiutare tutti appena c’era un problema tipografico da risolvere. Come tutti in famiglia, anche Corrado amava il tennis. In gioventù aveva raggiunto, come giocatore, ottimi risultati a livello interregionale. Aveva poi abbandonato la racchetta, ma la passione gli era rimasta dentro.
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