Montecchi, consegnate le carte per rinnovare la gestione Kos
Ma l’assessore Guastalli avverte: «Operatori incerti, serve chiarezza subito»
Mauro Pinotti
«L'ultimo plico della corposa documentazione che Asst Mantova ci ha chiesto, lo abbiamo fornito proprio oggi (lunedì per chi legge ndr). Ora aspettiamo che ci vengano fornite indicazioni». A parlare, a conclusione del suo intervento è stato il dottor Paolo Tassinari, direttore generale della società Ospedale di Suzzara del gruppo Kos che da 18 anni gestisce il nosocomio “Montecchi” di via Marx.
Sala civica gremita, lunedì sera, per l'incontro sulla sinergia necessaria tra sanità pubblica e privata per la salute e il benessere oltre ad una riflessione urgente sul futuro dell'ospedale suzzarese organizzata da Fratelli d'Italia. All'incontro erano presenti anche il dottor Salvatore Mannino, direttore generale di Ats Valpadana, Maurizio Galavotti direttore generale di Asst Valcamonica e Carlo Bottani presidente della Provincia di Mantova. Ad aprire i lavori è stata Maria Luisa Melli, consigliera comunale di Fratelli d' Italia di Suzzara che ha moderato gli interventi.
Il primo è stato quello di Guerrino Nicchio, presidente e fondatore del gruppo Mantova Salus che, dopo aver relazionato sulla sua esperienza privata relativa alla gestione dell'ospedale di Volta Mantovana e Castiglione delle Stiviere ha posto l'accento su alcune differenze tra Mantova e Cremona e Crema sottolineando che «ci sarebbe la necessità di avere un direttore del territorio» e ricordando che «la provincia di Mantova ha più abitanti ma in fatto di assistenza ha meno risposte rispetto alla provincia cremonese» e ha invitato i futuri consiglieri regionali di tutte le forze politiche «a colmare questo gap».
Il secondo intervento è stato quello del dottor Paolo Tassinari che ha fatto un bilancio, sia in tema di investimenti che di prestazioni della Fondazione Montecchi nella forma sperimentale che è cessata nell'ottobre dello scorso anno e che in base alla delibera regionale dovrà essere stabilizzata e l'Asst ha tempo fino al 30 giugno per completare l'iter. Tassinari ha ribadito di aver presentato tutta la documentazione relativa alla gestione dell'ospedale all'Asst di Mantova.
Alessandro Guastalli, assessore al welfare del Comune di Suzzara ha precisato con forza la grande attenzione delle comunità del distretto suzzarese sul “Montecchi” e ha ricordato il successo delle campagne di raccolta fondi per l'acquisto di attrezzature sanitarie ma anche spiegato che «se non viene fatta chiarezza sul futuro dell'ospedale si rischia di creare molta incertezza tra operatori, medici ed infermieri oltre ad impedire al gestore di fare i necessari investimenti». E ha aggiunto: «Il fattore tempo è importante se dobbiamo discutere del modello di struttura che si vuole creare. Manca un analisi dei servizi che servono al nostro territorio. Occorre un tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti per sapere cosa questo ospedale può fare e dare in termini di servizi e assistenza ai cittadini».
Al termine l'intervento di Carlo Maccari deputato di Fratelli d'Italia: «Discutibile che sia stato mandato esclusivamente ad Asst di definire le modalità della nuova gestione. Va riqualificato il ruolo attivo delle comunità. Mi auguro - ha concluso Maccari - che si aprano tavoli di confronto con i rappresentanti dei territori». Numerosi gli interventi da parte del pubblico. Alcuni hanno posto una serie di domande ai relatori mentre altri si sono limitati a considerazioni di carattere generale.
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