Crolla l’affluenza nel Mantovano, meno di uno su tre alle urne
Nel primo giorno delle elezioni regionali in Lombardia seggi semivuoti. Alle 23 la percentuale è stata del 27,37% Oggi si può votare dalle 7 alle 15 ma l’astensionismo dilaga
Sandro Mortari
Quello che molti politici temevano si sta concretizzando. Nel primo di giorno di apertura delle urne per le regionali l’affluenza nel Mantovano ha fatto registrare un crollo. Alle 23 si erano recati a votare solo 91.098 elettori, il 27,37% del totale. Un dato che è al di sotto della media regionale (31,66%) e meno della metà di quelli delle ultime consultazioni politiche e regionali. Una débacle: meno di un elettore su tre ha votato. Solo Sondrio con il 27,31% ha fatto peggio. Impensabile alla vigilia. L’astensione, dunque, la sta facendo da padrone, confermando un trend che era già emerso drammaticamente alle ultime politiche del settembre 2022. Va detto che questa volta si vota su due giorni, mentre cinque mesi fa per le politiche e alle ultime regionali del 2018 si è votato solo nella giornata di domenica.
Oggi, dalle 7 alle 15, ci sarà la possibilità per i ritardatari di recarsi alle urne, ma è impensabile che la percentuale finale dei votanti si avvicini al 70,36% del 2018 oppure al 68,9% delle politiche di settembre. A Mantova città i votanti sono stati il 30,21% del totale, mai visto. In provincia dove si è votato di più è stato a mariana Mantovana: alle 23 era andato alle urne il 35,71%; al 33% Asola e al 34% Redondesco. Il record negativo a Quingentole, Borgocarbonara, Motteggiana e Quingentole con poco più del 21% . Già alla prima rilevazione di mezzogiorno si era capito che l’astensione sarebbe stata alta ovunque: a quell’ora, infatti, solo l’8,62% era andato alle urne contro il 23,11% delle politiche.
Che anche in città l’affluenza sarebbe stata molto bassa lo si era capito già alcune ore dopo l’apertura dei seggi. Bastava entrare in un seggio per rendersene conto: nessuna fila per votare e scrutatori e presidenti in attesa. Per esempio, a mezzogiorno nei cinque seggi allestiti nella scuola Sacchi di via Frattini aveva votato appena il 10% degli aventi diritto: percentuale che saliva tra il 24 e il 30% nel tardo pomeriggio.
Anche nei seggi della don Mazzolari, in Valletta Valsecchi, erano pochi gli elettori che avevano votato alle 17.30: tra il 16 e 26%. Con una curiosità, che fa riflettere, alla sezione 27: a metà pomeriggio aveva votato meno di una decina di elettori sotto i quarant’anni. In tutte le sezioni elettorali della città il colpo d’occhio era il medesimo per buona parte della giornata: corridoi vuoti e personale dei seggi che attendevano pazientemente gli elettori discutendo sullo scarso appeal che sembrano avere queste elezioni regionali. Le code che si sono verificate anche alle ultime politiche pur in un generale calo di votanti, ieri erano uno sbiadito ricordo: questa volta il via vai di elettori era limitato a poche persone che entravano nelle scuole alla spicciolata, tanto che, una volta al seggio, era subito il loro turno per votare, senza attesa. Un’altra indicazione circa la bassa affluenza che si prospettava è venuta dalla scarsa richiesta di duplicati di tessere elettorali avanzata dai cittadini, nei giorni precedenti, all’ufficio elettorale di Mantova
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