Portati in carcere due dei cinque responsabili dello stupro della giovane conosciuta in discoteca
Già agli arresti domiciliari, un 23enne e un 24enne di Cutro dovranno scontare una condanna definitiva a 7 anni per la notte di violenza a Mantova nel giugno del 2019

Erano agli arresti domiciliari in attesa della sentenza definitiva: 7 anni per violenza sessuale di gruppo compiuta nel giugno del 2019 con altri due giovani all’esterno della discoteca Mascara. Vittima, una ragazza di 21 anni veronese.
Gli agenti della squadra Mobile della questura di Crotone hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Brescia nei confronti di Salvatore Gaetano, 24 anni, e Alex Benigno, 23 anni, entrambi di Cutro.
I due giovani devono scontare una condanna definitiva alla pena di 7 anni di reclusione per i reati di violenza sessuale di gruppo e furto aggravato in concorso. Gli altri due componenti del branco, Nicola Benigno, 24 anni, e Raffaele Iembo, 27 anni, sono già in carcere da tempo.
I fatti contestati ai due giovani cutresi arrestati in queste ore risalgono al giugno del 2019, quando, insieme agli altri coetanei, avevano violentato una ragazza all’esterno del Mascara, per poi abbandonarla in un’area rurale della zona non prima di averle rubato il telefono cellulare. I due giovani, che per la vicenda giudiziaria si trovavano in regime di arresti domiciliari, sono stati rintracciati a Cutro presso le rispettive abitazioni e, dopo le formalità di rito, condotti presso la casa circondariale di Crotone per l’espiazione della pena.
I quattro, lo ricordiamo, erano stati accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, lesioni, violenza privata e furto.
Tutto accade nella notte tra il 22 ed il 23 giugno del 2019, una notte da incubo per la ragazza. La giovane, una 21enne residente nel Veronese, era uscita con un amico conosciuto su Instagram. Insieme erano entrati in un bar di Nogara, avevamo bevono qualcosa e poi avevano raggiunto il locale da ballo a Mantova. È a quel punto che la ragazza incontra un altro giovane che, una settimana prima, aveva conosciuto in un altro locale, il Chiringuito di via Parma, e con lui si mette a ballare, mentre l’amico con il quale era arrivata, intuendo che fosse di troppo, se ne va.
I due, mentre ballano, vengono raggiunti in pista da altri quattro giovani: sono gli amici di lui. Fin dall’inizio sembrano seguire un piano ben preciso. L’amico conosciuto al Chiringuito dopo un po’ la invita a uscire. Lei accetta e insieme raggiungono il cancello d’uscita del parcheggio.
È il momento in cui una Ford Fiesta con a bordo gli altri giovani li affianca. Un breve parlottare e quindi ripartono facendo finta di andarsene. Ma non è così. Quando la ragazza e il ragazzo stanno per raggiungere il boschetto in fondo al parcheggio la Fiesta, in velocissima retromarcia, li raggiunge. Secondo il racconto della ragazza, tutti a quel punto scendono e la violenza di gruppo si concretizza.
I commenti dei lettori