Lo spauracchio Gonzi all’Acm: «Sogno un altro gol dell’ex»
Il centrocampista ha già segnato tre reti (e procurato un autogol) al Mantova
Alberto Sogliani
Nel Mantova si svezzò con due stagioni sofferte di serie C tra il 2014 e il 2016, con 45 presenze e 6 reti. Oggi Juri Gonzi alle soglie dei 30 anni è il pericolo pubblico numero uno per la sfida di domenica 12 marzo. Sta di fatto che spesso contro la sua ex squadra, l'italo-russo diventa letale. Accadde la prima volta il 5 febbraio del 2017, quando con la maglia dell'Albinoleffe al Martelli realizzò la rete del 2-1 per i seriani che espugnarono lo stadio cittadino. Gonzi si ripeté nel campionato scorso, con la complicità di Marone, segnando la rete dell'1-0 al “Garilli”: era il 31 gennaio 2022. Quest'anno, se possibile, ha fatto ancora di più: da poco reintegrato nella rosa, il 6 novembre 2022 firmò personalmente il gol dell'1-0 e poi da un suo tiro deviato da Gerbaudo nacque quella decisiva del 2-1 a favore del Piacenza al Martelli. «Niente di personale - sorride Gonzi - anche perché di Mantova conservo un ottimo ricordo con un gruppo coeso ed allenatori come Juric, Javorcic e Prina. Il calcio è fatto di queste cose: sono coincidenze, capiti al posto giusto nel momento giusto. Spero possa accadere anche domenica. È un appuntamento troppo importante per noi, dobbiamo solo vincere, che segni io oppure un mio compagno».
Gonzi non si nasconde e accende la sfida: «Per noi è “La partita” - spiega - non vale come le altre. Siamo in una delicata posizione di classifica, figlia di una situazione travagliata: il passato non conta, ora ci restano 8 giornate per fare più punti possibili e toglierci da questi guai».
Da due settimane anche il Piacenza ha cambiato allenatore, il terzo, promuovendo Matteo Abbate dalla Primavera al posto di Scazzola: «Siamo reduci da un bel pareggio a Padova - prosegue Gonzi - e stiamo preparando nei dettagli questo scontro diretto. Il mister sta facendo leva sulla nostra consapevolezza e la determinazione a giocarci, senza risparmiarsi, tutte le nostre chance di salvezza. Non sarà facile perché anche loro inseguono gli stessi obiettivi, ma vogliamo e dobbiamo vincere».
Insomma una vera e propria finale anticipata: «Non conosco nessuno del Mantova personalmente - conclude Gonzi - se non per la qualità di alcuni giocatori. Potrei citare su tutti Mensah, oppure Guccione, attaccante sempre in possesso di colpi imprevedibili. Noi speravamo di esserci tolti d'impaccio a inizio anno, poi siamo di nuovo scivolati in basso. Lo stesso Mantova sta un po' meglio di noi ma non è in una posizione di classifica tranquilla. Onestamente non so che partita ne uscirà, perché poi in campo le cose a volte prendono una piega particolare. So soltanto che noi dovremo fare una gara di grande intensità ed avere la meglio su ogni contrasto, facendo in modo di indirizzare la partita dalla nostra parte».
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