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Palazzi a quelli del no sottopassi: «I mantovani non vedono l’ora»

Il sindaco: «Il centrodestra propone opere irrealizzabili per non far nulla. Si è comportato esattamente così quando ha governato la nostra città»

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«Ogni giorno, tra Gambarara e Porta Cerese, le sbarre chiudono 75 volte: 29 a Porta Cerese e 46 a Gambarara. Sono i dati ufficiali di Rfi di tutte le volte, da decenni, che i mantovani restano bloccati per molti minuti, dalla mattina alla sera. E in futuro il numero di treni aumenterà perché aumenta il traffico merci su ferro. Chi pensa che questo non sia un problema o vive su un altro pianeta o non lavora e non esce di casa. Ma la stragrande maggioranza dei mantovani sa bene che è un problema e non vede l’ora si realizzino i sottopassi, come in ogni città normale»: parte da qui la replica del sindaco Mattia Palazzi ai “no sottopassi” riuniti l’altra sera da Italia Nostra.

«Per questo ho lavorato con tre governi per convincere Rfi a spendere 40 milioni e realizzare i sottopassi. È una scelta storica per Mantova e per tanti automobilisti che non ne possono più di stare fermi decine di minuti ai passaggi a livello. È anche una scelta ambientale: ridurre code costanti significa ridurre smog». Per Palazzi «non ha senso contrapporre ai sottopassi altre opere al momento irrealizzabili tecnicamente o perché costano diverse centinaia di milioni di euro, senza spiegare chi paga e tra quanti anni potrebbero esse realizzate. È il classico modo grazie al quale per decenni nella nostra città non si sono realizzate infrastrutture».

Insomma «è solo un modo per tirare la palla in tribuna e non fare niente. Sport nel quale il centrodestra mantovano è insuperabile, è esattamente quello che ha fatto quando ha governato la città, gli stessi che erano presenti a contestare il progetto. Gli stessi esponenti, alla faccia della coerenza, che avevano proposto un progetto di sottopasso davvero impattante dicendo che l’avrebbe pagato Esselunga, cosa peraltro smentita da Esselunga. Parlano di infrastrutture gli stessi che da 28 anni governano la Regione e che da 18 prendono in giro questo territorio e la città dicendo che faranno la Mantova-Cremona e la tangenziale sud. Non a caso, forse, nelle recenti regionali sono riusciti a perdere nel comune di Mantova, mentre hanno vinto ovunque».

Il sindaco ricorda che «siccome noi non ci accontentiamo, ho convinto Autobrennero a mettere 100 milioni per la tangenziale sud nel piano investimenti della nuova concessione. Un’opera che da 17 anni è ostaggio di Regione Lombardia all’interno della Mantova-Cremona. Non solo c’è un’idea chiara e complessiva di mobilità, ma al contrario del passato, dalle parole si passa ai fatti, con progetti e risorse vere». Infine «se il centrodestra è contrario ai sottopassi perché in consiglio comunale non ha votato contro la conformità urbanistica, un mese fa? Anzi, si è diviso, alcuni hanno votato a favore, altri si sono astenuti».

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