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Gli studenti antimafia di Mantova portano a Milano cinque proposte

E a Gonzaga in 350 con striscioni e pensieri alla marcia contro tutte le mafie

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MANTOVA. Sei pullman di studenti delle scuole superiori guidati dalla Rete degli studenti medi, circa ottanta tra sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, l’assessore alla legalità del Comune, Alessandra Riccadonna: nutrita la presenza mantovana il 21 marzo a Milano per partecipare alla manifestazione nazionale organizzata da Libera per la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, giunta alla sua ventottesima edizione. Per dire che «è possibile insieme impegnarsi per un mondo senza mafie, corruzione, disuguaglianze, guerre e ingiustizie» perché «solo con il “noi” si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà».

Da decenni territorio fecondo per mafie e corruzione grazie alla movimentazione di denaro, la scelta di Milano e della Lombardia non è casuale. Ed è da qui che la Rete degli studenti medi di Mantova è partita insieme ai compagni del resto della regione per produrre insieme all’Unione degli universitari (Udu) un’inchiesta sulle criticità che li riguardano più da vicino. Dal titolo “Un’altra Lombardia è possibile”, si tratta di un manifesto in cui chiedono «la pubblicazione in tutti i Comuni dell’elenco dei beni confiscati» e il loro «riuso a luoghi per attività sociali, culturali, aule e scuole», così come «una sensibilizzazione periodica e attiva nelle scuole e nelle università sul contrasto alle mafie con incontri formativi sulla presenza della mafia nel territorio». Ma anche di non essere «abbandonati al degrado di città che non ci offrono opportunità» e di essere «coinvolti e ascoltati in un percorso di transizione verso città a misura di studenti». Cinque proposte per un’altra Lombardia che «chiediamo a scuole, università e associazioni di aiutarci a far arrivare alle istituzioni».

E a Gonzaga in 350 con striscioni e pensieri alla marcia contro tutte le mafie

“La mafia uccide, il silenzio pure”; “La mafia è una montagna di m...”; “Il sangue dei martiri è diventato il seme dei nuovi giusti!”; “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”; “Da soli contro la mafia siamo impotenti, ma insieme siamo invincibili”.

Questi alcuni striscioni preparati dai ragazzi di tutte le scuole di ogni ordine e grado che il 21 marzo hanno preso parte alla “Marcia della legalità”.

Circa 350 bambini e ragazzi si sono dati appuntamento in piazza Castello. A dare loro il benvenuto la sindaca Elisabetta Galeotti e la presidente Anpi Anna Pezzella.
Tutti hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti delle vittime innocenti di tutte le mafie, di cui, ieri è stata celebrata la giornata, con la lettura dei loro nomi.
Ricordata anche Annalisa Durante la 14enne vittima della camorra, la mafiacampana.
La famiglia con un grande gesto d’amore e di speranza autorizzò l’espianto degli organi grazie al quale sette persone vivono.

Ad Annalisa è stata dedicata, quest'anno, la piantumazione dell’albero della Memoria. Sono intervenuti la dirigente scolastica Rossella Auriemma, il Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Fiore e il parroco don Sandro Barbieri.
Sottofondo musicale a cura dell'orchestra che si sono esibito nell'Adagio di Barber dal film "Platoon", nell'Inno alla Gioia e “Canone di Pachelbel".

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