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Ragazze e ragazzi del Bonomi di Mantova rendono forte il centro sociale

Lo stage di formazione degli studenti dell’indirizzo enogastronomico. Il presidente: una ventata di aria fresca in Valletta Valsecchi

Nicola Corradini
1 minuto di lettura

Da un lato un centro sociale che vuole dare nuova vitalità al quartiere di Valletta Valsecchi. Dall’altro una scuola superiore che ha la necessità di offrire ai propri studenti l’occasione di mettersi alla prova sul campo. Questa alleanza è apparsa del tutto naturale.

Così, da un po’ di tempo, al centro sociale Valsecchi di via Ariosto, hanno cominciato a impegnarsi a fianco dei volontari dell’associazione ragazze e ragazzi dell’indirizzo enogastronomico dell’istituto professionale Bonomi Mazzolari.

Gli studenti hanno la possibilità di fare i loro stage di formazione in un ambiente diverso dal bar e dal ristorante, perché se è vero che fanno e servono aperitivi e caffè ai soci del centro, in via Ariosto devono anche fare intrattenimento, seguire i bambini, contribuire all’organizzazione delle serata.

«Stiamo dandoci da fare per rilanciare il centro sociale, affinché non sia soltanto il posto dove i soci vengono a bersi un caffè e leggere il giornale – spiega il presidente Michele Dicanio – abbiamo iniziato a organizzare aperitivi a tema nei fine settimana. Per carità, niente di particolarmente sofisticato, ma si tratta di momenti di incontro con famiglie, bambini e anziani. Abbiamo coinvolto la cooperativa Giardino dei bimbi per intrattenere i più piccoli. Poi ho fatto una chiacchierata con il preside del Bonomi Mazzolari e abbiamo visto che poteva nascere una bella collaborazione».

Conferma il dirigente dell’istituto professionale Roberto Capuzzo, che ha firmato una convenzione con il centro sociale per far svolgere a una decina di studenti il cosiddetto Pcto (ossia la vecchia alternanza scuola lavoro) nella struttura di via Ariosto.

«Non è il classico stage – spiega – qui ragazze e ragazzi fanno un’esperienza professionale a tutto tondo». I centri sociali non sono una novità, certo, ma stanno assumendo in diverse realtà un ruolo di stimolo per l’intera comunità. Quello di Valletta Valsecchi ha duecento soci. Ci sono anziani ma anche molti cinquantenni.

«Gli studenti stanno portando una ventata di freschezza – spiega il presidente – ed è perfettamente in linea con il nostro progetto. Abbiamo già un programma di serate che li coinvolgerà fino al termine dell’anno scolastico. Poi torneranno in settembre».

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