Donazioni in calo: l’Avis Mantova rilancia la raccolta di plasma
L’assemblea provinciale per le 92 sezioni mantovane. Quello del post covid è stato un anno di luci ed ombre

Un’assemblea molto partecipata al nuovo auditorium di Bancole con tutti i rappresentanti delle 92 sezioni mantovane dell’Avis, i vertici dell’Asst, il presidente della Provincia Carlo Bottani e l’assessore di Porto Mantovano Alberto Massara. Ad aprire i lavori, il presidente Giacomo Savi, che ha rivolto un commosso pensiero a Graziano Ferrari: «La comunità ha perso un grande uomo, un avisino dal cuore immenso. La sua bontà, la sua gentilezza e il suo grande amore per Avis rimarranno per sempre un esempio».
Poi un bilancio: «Lo scorso anno abbiamo ripreso, prima in punta di piedi e poi sempre più sicuri, le nostre tradizionali iniziative sul territorio: molte Avis hanno ricominciato, con grande entusiasmo e gioia, ad organizzare eventi e appuntamenti, tornando così tra la gente». Ma non sono mancate le criticità: «L’eredità della pandemia è pesante, da tutti i punti di vista: sanitario, economico, sociale, politico. Ma anche psicologico: abbiamo trovato persone con un grande desiderio di ritorno alla normalità, una grande voglia di momenti di leggerezza, fattori che hanno determinato una grandissima partecipazione di pubblico ai nostri eventi. D’altro canto, però, ci siamo interfacciati con una collettività cambiata: le persone, dopo mesi, anni di incertezza paure, sembrano quasi assuefatte alle emergenze, alzando sempre più la propria asticella interiore di sopportazione senza reazione. È stato quindi un anno di transizione, difficile per la raccolta di sangue e plasma, in parte dovuto al nuovo contesto con cui abbiamo fatto i conti, cui si è aggiunta la grave carenza di personale medico e infermieristico e una delle estati più torride di sempre. Nonostante il consueto sforzo e dedizione delle volontarie e dei volontari che fanno le operazioni di chiamata, non si è riusciti purtroppo a raggiungere gli obiettivi di raccolta che ci eravamo prefissati a inizio anno e registrando un calo delle donazioni di sangue e un timido incremento della raccolta di plasma».
Nonostante questo l’attività di Avis non si è fermata, adattandosi alla nuova realtà per «rimanere sempre sintonizzati con i sentimenti più profondi di volontarie e volontari, donatrici e donatori, e, in generale della società tutta».
E così, a novembre ha preso il via la nuova campagna di comunicazione “Mettiti nei panni degli altri, vieni a donare!” per incrementare la raccolta di sangue e plasma. Nel 2022 è stata anche costituita la scuola di formazione permanente “Form’azione” per i dirigenti avisini. A febbraio la designazione di Aygul Sharipova alla direzione dell’Unità di Raccolta sangue e plasma cui segue la nomina di Matteo Zani, Dirigente medico di Immuno Ematologia a direttore sanitario associativo. «A fine 2022, il dottor Enrico Capuzzo aveva lasciato l’incarico che ora viene assunto da Zani. Il direttore sanitario è una figura che unisce competenze mediche alla conoscenza e alla condivisione degli ideali associativi ispiratori di Avis, svolgendo una fondamentale azione di raccordo tra il donatore, la struttura trasfusionale di riferimento e la dirigenza di Avis», spiega Savi.
«Questa nomina mi riempie di gioia e di orgoglio: ho iniziato a 18 anni come donatore, appena laureato ho collaborato come medico all’accettazione dei donatori. II mio lavoro sarà improntato alla promozione dei corretti stili vita di donatrici e donatori e della donazione di plasma». Proprio sull’importanza della donazione di plasma si è soffermata il direttore generale dell’Asst Mara Azzi: «Il 2021 ha segnato un traguardo fondamentale, con l’avvio all’Avispark della raccolta del plasma, che insieme all’attività svolta al Poma ci ha permesso di raddoppiare la raccolta».
«Il 2022 è stato un anno di luci e ombre - ha aggiunto Massimo Franchini, direttore della struttura di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Asst - Con l’incremento dell’attività ospedaliera, soprattutto chirurgica, in tutta la regione è aumentata notevolmente la richiesta di sangue: l’Avis ha saputo rispondere in maniera eccellente».
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