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La sicurezza sulla strada s’impara tra i banchi, a Mantova una giornata per quarte e quinte superiori

L’iniziativa è stata voluta da Autobrennero e Polizia Stradale. Il Mamu fa il pienone di giovanissimi per ascoltare i consigli e scongiurare i pericoli

Serena Marchini
2 minuti di lettura

La velocità, un bicchiere di troppo, lo sguardo abbassato sul cellulare per leggere un messaggio Whatsapp o cercare una canzone su Spotify. Sono i comportamenti umani, controllabili ed evitabili, a causare il novantadue percento degli incidenti sulla strada. E a farne le spese sono più spesso i giovanissimi tra i venti e i ventiquattro anni. Per diffondere la cultura della sicurezza sulla strada e sensibilizzare sui rischi, Autobrennero e Polizia Stradale si sono rivolti proprio ai ragazzi che si apprestano a prendere la patente o che l’hanno ottenuta da poco e stanno percorrendo i primi chilometri alla guida.

L’occasione è stata la nona edizione del progetto “ABC” per la sicurezza sulla strada che, il 19 aprile, ha portato al Mamu-Mantova Multicentre più di trecento studenti delle classi quarte e quinte di tre istituti superiori – il Fermi di città, il Manzoni e il Bertazzoni di Suzzara – mentre altri ottocentocinquanta di varie scuole della provincia hanno seguito l’appuntamento online. Ad accogliere gli studenti durante la mattinata dedicata alla sicurezza sono stati l’ad di Autobrennero, Diego Cattoni – che ha ricordato come ogni anno quasi tremila persone perdano la vita in incidenti stradali, «come se un paese venisse spazzato via» - insieme a Laura Patrizi, Dirigente della sezione Polizia Stradale di Mantova, il prefetto Gerlando Iorio, l’assessore comunale Iacopo Rebecchi e il questore Giannina Roatta. Per promuovere la guida sicura Autobrennero e Polstrada, affiancate da vari partner tra cui Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Aci, Polizia locale e 118, hanno scelto un linguaggio vicino ai giovani. Un quiz a premi (la classe vincitrice, la quarta ABS del Manzoni, si porta a casa attrezzature digitali per la didattica) a cui partecipare dal vivo rispondendo attraverso un’app, oltre a una serie di attività interattive in cui sentirsi protagonisti e toccare con mano il rischio, ma anche il piacere della guida.

All’esterno del centro congressi i ragazzi hanno potuto muoversi per tutta la mattinata tra dodici postazioni, partecipando ad esperienze diverse. Dal simulatore di guida con realtà virtuale messo a disposizione dall’Aci, al corner della Polizia Stradale dove vedere da vicino gli strumenti tecnologici utilizzati per far rispettare la sicurezza. E ancora la possibilità di sperimentare gli effetti dell’alcol attraverso uno speciale paio di occhiali in grado di riprodurre la vista offuscata dopo qualche bicchiere di troppo, oppure la prova di frenata sul bagnato guidando una vera auto messa a disposizione da Autoscuola Cestari. La tappa a più alto impatto emotivo è stata quella finale: la simulazione realistica di un incidente tra due veicoli e delle necessarie operazioni di salvataggio dei passeggeri allestita in via Mutilati e Caduti del Lavoro. I soccorritori del 118 e i vigili del fuoco hanno mostrato ai ragazzi il lavoro in team necessario per operare in emergenza.

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